Disoccupazione: dati in calo, ma i giovani vogliono scappare

Le opinioni dei beneventani sui dati Istat

Benevento.  

“Penso che a settembre vado via dalla mia città. Penso che sia difficile trovare lavoro e sia ancora più difficile trovare un lavoro che possa dare qualche soddisfazione”. Poche parole, semplici e dirette, che confermano ancora una volta la percezione dei giovani rispetto alla nostra realtà lavorativa.

Parole raccolte da Imma Tedesco per Ottochannel, andate in onda nel tg delle 14. Un parere che si scontra con gli ultimi dati resi noti dall'Istat e riportati da 'Il sole24ore' sulla disoccupazione, soprattutto se si confrontano i numeri del quarto trimestre del 2016 con quelli dei mesi precedenti e degli anni di forte crisi.

Ma la percezione di giovani, e non solo, è tutt'altro che positiva. Difficile incontrare un ragazzo che si dice fiducioso per il proprio futuro lavorativo, mentre è molto facile trovare un anziano che racconti di come i nipoti siano dovuti andare via per cercare un occupazione. “Anche i miei nipoti sono andati via perché non trovavano lavoro”. Dalle analisi dei dati, invece, la disoccupazione cala all'11,7 per cento e l'aumento degli occupati coinvolge oltre agli over 50 anche i giovani dai 15 ai 34 anni.

Aumenta anche il lavoro dipendente e indipendente a termine, ma con una differenza: l'aumento del numero di occupati – si legge sul quotidiano economico – riguarda entrambi i generi ed è concentrata nel centro-nord a fronte di una diminuzione nel Mezzogiorno. Ed infatti nella nostra realtà trovare qualcuno che si dica fiducioso appare una missione molto complicata: “Da quello che avvertiamo, invece, la disoccupazione è aumentata”. Un quadro che emerge ancor più chiaramente osservando il numero di attività che nel tempo hanno dovuto chiudere: “Le aziende continuano a chiudere e nessuno ha il coraggio di aprire un'attività, per il corso Garibaldi i negozi sono tutti da affittare”.

E quando la stessa domanda viene rivolta ai giovanissimi la risposta sembra ormai scontata: “Per lavorare bisogna andar via. Soprattutto con una laurea entrare nel mondo del lavoro è veramente complicato. Ci vuole molto impegno”. L'impegno resta così l'unica nota positiva di un'occupazione che stenta a decollare. C'è ancora chi ci crede, chi spera di poter cambiare qualcosa in un una società ancora fortemente in difficoltà ma con tanta voglia di cambiare.