Finanza pubblica della Corte dei Conti, la Uil precisa

Metà dello stipendio viene bruciato da tasse e contributi.

Riduzione della fiscalità sulle imprese, 25 punti sopra la media Ue e sul lavoro, perché metà dello stipendio viene bruciato da tasse e contributi...

Benevento.  

La Uil Avellino Benevento ritiene che il rapporto 2017 sul coordinamento della finanza pubblica della Corte dei Conti sia una sorte di semaforo verde alla riduzione della fiscalità sulle imprese, 25 punti sopra la media Ue e sul lavoro, perché metà dello stipendio viene bruciato da tasse e contributi.

Semaforo giallo, invece, sulla lotta all’evasione, che rimane fondamentale, purché ci sia la massima prudenza nelle previsioni e nell’utilizzare proventi incerti come copertura per finanziare maggiori spese. Dubbi anche sulla necessità di procedere alle privatizzazioni, necessarie ma costose, e non determinanti ai fini della riduzione del debito pubblico. Insomma, il rapporto della Corte dei Conti è un’ulteriore conferma della necessità di procedere a un significativo taglio delle tasse, a cominciare da una forte riduzione del cuneo fiscale e contributivo a favore dei lavoratori, tutelando comunque il loro futuro previdenziale. L’elevato livello della tassazione, infatti, ricade prevalentemente su lavoratori dipendenti e pensionati, ed è a questi che vanno ridotte le imposte. E’ per questo che il Governo, già nel prossimo Documento di economia e finanza, espliciti una precisa volontà politica di intraprendere questa strada con forza e determinazione.

“Bisogna intensificare la lotta all’evasione attraverso l’introduzione del contrasto d’interessi per i servizi alle famiglie – afferma Fioravante Bosco Uil Avellino Benevento - che permetterebbe l’emersione di una rilevante quota di economia sommersa. Nel contempo bisogna aumentare i controlli che oggi sono appena 200.000 ogni anno, rispetto ai 4 milioni di imprese, creando un’apposita agenzia per l’accertamento dell’evasione fiscale e contributiva, sapendo che per ogni euro investito nella lotta all’evasione se ne recuperano quattro”.

Redazione Bn