Benevento la città italiana con più edifici cadenti

Lo rivela lo studio di Unimpresa

Benevento.  

Benevento è la seconda città d'Italia per presenza di immobili rovinati, fatiscenti e inutilizzabili. Per immobili dissestati, secondo i criteri del catasto, si intendo quelli a rischio crollo, quelli per cui è stata emessa ordinanza di demolizione o ripristino, quelli in precarie condizioni igienico sanitarie, e quelli inabitabili e invivibili in generale.
Lo studio è stato elaborato da Unimpresa e indica che mentre in Italia il rapporto è di 0,72% edifici fatiscenti rispetto a quelli sani, a Benevento il rapporto è del 4,22 per cento: ci sono 10948 immobili degradati e 259589 immobili sani. Solo Frosinone è messa peggio: Le 10 province con il maggior numero di immobili degradati sono: Frosinone (28.596 degradati e 410.813 "sani", con un rapporto pari al 6,96%); Cosenza (15.188 degradati e 798.600 "sani", con un rapporto pari all'1,90%); Cuneo (12.003 degradati e 870.155 "sani", con un rapporto pari all'1,38%); Benevento (10.942 degradati e 259.589 "sani", con un rapporto pari al 4,22%); Foggia (9.996 degradati e 679.060 "sani", con un rapporto pari all'1,47%); Aosta (7.783 degradati e 270.043 "sani", con un rapporto pari al 2,88%); Siracusa (7.123 degradati e 379.960 "sani", con un rapporto pari all'1,87%); Piacenza (5.054 degradati e 370.657 "sani", con un rapporto pari all'1,36%); Verbanio Cusio Ossola (5.046 degradati e 253.702 "sani", con un rapporto pari all'1,99%); Vibo Valentia (4.822 degradati e 175.901 "sani", con un rapporto pari al 2,74%). "Al di là delle preoccupazioni sul versante della sicurezza, l'area che abbiamo fotografato, ovvero degli immobili catastalmente rovinati, rappresenta una possibile fonte di sviluppo dell'economia, per il settore dell'edilizia e per tutto l'indotto, dall'arredamento agli accessori" commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. "Bisogna insistere anche per quanto riguarda la valorizzazione di alcuni beni sul fronte artistico e culturale, con tutto quello che se ne può trarre anche per il turismo" aggiunge Ferrara.

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