Giovani: l'Unisannio li laurea...lo Stato non li assume

Dati in chiaroscuro dal rapporto Almalaurea: ottima la performance dell'ateneo sannita ma...

Benevento.  

Un dato in chiaroscuro quello dell’Università del Sannio, secondo il rapporto di Almalaurea per quel che riguarda la condizione occupazionale dei laureati. In generale, emerge che, a tre anni dal conseguimento di una laurea nell’ateneo sannita, lavora il 56,7 per cento degli studenti, più della metà, sebbene il dato collochi l’ateneo nella parte più bassa della classifica, tra le ultime 15 università per tasso occupazionale. C’è però l’altro lato della medaglia: rispetto al 2013, la percentuale di laureati che ha trovato un posto di lavoro nei tre anni seguenti al conseguimento del titolo, è salita del 5,7 per cento. Incremento che colloca l’ateneo sannita al quarto posto in Italia, dietro le università di Siena (per stranieri), Teramo e Bari Jean Monnet. Per quanto riguarda le tipologie di lavoro trovato, il 35,4 per cento (la maggioranza) ha trovato un’occupazione a tempo indeterminato. Altro dato che colpisce è quello della tipologia delle aziende che ha offerto un lavoro ai laureati dell’ateneo sannita. Sembra crollare il mito dello “statale”: ben il 73,4 per cento dei laureati è stato assunto in un’azienda privata, solo il 21 per cento dallo Stato, il 4 per cento nel settore no profit. Per quanto attiene ai guadagni, ancora una volta sono avvantaggiati, e di molto, gli uomini: la media dello stipendio di un laureato maschio dell’Università del Sannio è di 1340 euro, quello delle donne invece poco più di 1000 euro.
Infine, quello che di certo non è un consiglio, vista l'assoluta buona performance dell'Università del Sannio, declinata in chiave lavorativa, considerando la realtà in cui opera, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista demografico: per trovare lavoro senza problemi basta scegliere l'Ateneo di Bolzano, qui lavora il 93 per cento dei laureati, record assoluto in Italia. 

di Cristiano Vella