Taglio contratti a termine Tim. Barone: "Decisione anti sud"

Il dirigente nazionale Ap: "Ora il governo intervenga"

Benevento.  


 “Lo stop dei contratti di collaborazione esterna voluto dal nuovo direttore operativo di Tim, Amos Genish, penalizza soprattutto le regioni del Mezzogiorno. È un'emergenza che deve essere affrontata subito. In accordo con il sottosegretario Alfano, coordinatore in Campania di Alternativa Popolare, abbiamo interessato il ministro Alfano e nei prossimi giorni incontreremo il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Antonio Gentile, per affrontate l'argomento e trovare una soluzione per salvaguardare i livelli occupazionali e le professionalità”. A dirlo è Luigi Barone, membro della direzione nazionale di Alternativa Popolare. 
E aggiunge: “La decisione dell’azienda, infatti, ricade soprattutto sul Sud e sulla Campania dove si erano raggiunte le migliori performance in termini di banda ultralarga con la tecnologia cablaggio FTTcab. Dal 15 settembre, infatti, è stato interrotto il contratto che legava Tim a Nokia che ha consentito, in particolare, alle regioni del sud, tra cui Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia di essere più in avanti in questa tecnologia. Dobbiamo preservare le nostre eccellenze soprattutto nel settore tecnologico e nella ricerca. Per effetto di questa strategia aziendale di tagli, solo a Napoli, presso la sede Tim del Centro Direzionale, sono stati sospesi 15 professionisti.