Il Sannio, l'Irpinia e le pensioni di invalidità

Aumenta l'erogazione di trattamenti di invalidità civile

Benevento.  


In un articolo del Corriere della Sera Federico Fubini ha analizzato il boom che nell'ultimo biennio in Italia ha riguardato gli assegni di invalidità. In alcuni casi, e in alcune zone d'Italia, le pensioni di invalidità civile rappresentano una vera e propria fonte di reddito, tanto da interessare fasce consistenti della popolazione, con percentuali da record. Stando ai numeri dell'Inps emerge innanzitutto, ed andando oltre facilissime speculazioni che negli anni sono state ampiamente cavalcate, il trend è italiano, non meridionale, settentrionale, centrale o insulare...ma italiano.

Tant'è che al top c'è Oristano dove, fra indennità e pensioni agli invalidi civili, se ne contano oggi in un numero pari al 9% dei residenti. Segue Lecce con l’8%. Sono astronomiche Cosenza (prestazioni pari al 7,4% dei residenti), Messina (7,68%) o Reggio Calabria (7,69%) ma anche città del Nord come Sondrio o Pavia rivelano una dipendenza da questi assegni.

Quanto alla Campania e alle aree interne in particolare, le percentuali non sono da capogiro: Benevento ha visto aumentare le pensioni di invalidità da 6230 a 6376 tra 2014 e 2015 (fonte Inps) così come sono aumentati anche gli assegni di indennità di accompagnamento da 13679 del 2014 a 13903. Una percentuale vicina al 7 per cento della popolazione totale.

Discorso simile per Avellino: qui le pensioni di invalidità sono cresciute in maniera più contenuta tra un anno e l'altro, da 8808 a 8873, mentre l'aumento delle indennità è aumentato da 17558 a 17782. In Irpinia tra pensioni e indennità quasi il 6 per cento della popolazione percepisce un trattamento.

Cristiano Vella