Lavoro: le imprese tornano ad assumere

Si affievolisce l'emorragia di posti di lavoro

Benevento.  

Negli ultimi anni, di questi tempi, un articolo del genere sarebbe stato inevitabilmente da toni cupi, pessimismo. Già perché purtroppo i dati sul lavoro, e quelli presentati da Unioncamere Excelsior sulle previsioni di assunzione delle aziende, per Benevento, per Avellino e per la Campania in generale erano sempre decisamente negativi. Uscite, uscite, uscite e pochissime entrate, spesso con contratti a tempo, o stagionali o interinali.

Le statistiche non concordano sui numeri al dettaglio, ma sembrerebbe che tra Irpiania e Sannio i posti di lavoro andati in fumo siano più di trentamila in una decina d'anni. L'emorragia, stando all'ultimo report del sistema informatico dell'Unione Italiana delle Camere di Commercio c'è ancora, meglio essere chiari, ma sembra rallentata rispetto a quando il sistema espelleva lavoratori a ritmi vertiginosi.

L'effetto job acts tuttavia sembra non aver toccato la Campania, o magari di aver dato effetti più che altro palliativi, ma di non aver risolto in toto un problema per il quale servirebbe, e serve, una cura massiccia, una terapia d'urto che consenta almeno di ritornare ai livelli occupazionali pre crisi. Secondo i numeri di Unioncamere, infatti, le aziende della provincia di Avellino prevedono, per l'anno in corso, 3200 assunzioni, a fronte, però di 4000 uscite tra licenziamenti e pensionamenti. Salto negativo di 800 unità, e tassi di variazione che prevedono un 6,2 per cento di entrate, e un 7,8 per cento di uscite: saldo negativo dell'1,5 per cento... il peggiore in Campania, ma negli ultimi anni si era assistito a fenomeni di ben altro tenore.

Dei lavoratori in ingresso, in Irpinia, la stragrande maggioranza sarà assunta con contratto non stagionale, il resto, circa 15 per cento, con contratti a progetto o inerinali. Anche tra quelli che perdono il posto di lavoro tuttavia la stragrande maggioranza (circa 4000 persone) è composta da personale con contratto non stagionale, a tempo determinato o indeterminato.

A Benevento i numeri sono leggermente più clementi: 1890 nuove assunzioni, contro 2320 uscite, saldo in negativo di 430 unità, 6,3 per cento di tasso di variazione in entrata, 7,7 in uscita, con saldo negativo dell',14 per cento nel movimento occupazionale del Sannio. Insomma...seppur l'esodo si sia rallentato e non parli dei 1000 posti di lavoro all'anno persi negli anni scorsi la tendenza non può certo dirsi positiva.

Qui, le entrate previste sono quasi tutte con contratto a tempo determinato o indeterminato, idem per le uscite, anche in questo settore. Le maggiori uscite sono previste per le piccole aziende, quelle che hanno da 1 a 50 dipendenti, mentre è positivo il bilancio previsionale previsto per le grandi aziende, di oltre 50 dipendenti. Positivo però il trend nel Sannio per quel che riguarda la ricerca di lavoratori nell'industria: ancora a rilento le costruzioni, ma il 18 per cento delle industrie prevede di assumere lavoratori. Farà piacere leggere, inoltre, che tra queste, ben il 60 per cento immagina di assumere dipendenti poiché la domanda è cresciuta o è in ripresa.
Il trend è simile per le altre province della Campania: solo Napoli non vede un saldo negativo, mentre Salerno perde lo 0,3 per cento e Caserta l'1,5 per cento.   

Crisvel