L'economista Ruscello sui costi del personale dell'Asia

Dati alla mano la riflessione dello studioso

Benevento.  

“Nel precedente intervento ho esaminato il totale delle spese correnti sostenute dal Comune di Benevento per i rifiuti e concludevo affermando che dovevano essere considerati anche i costi dell’ASIA e gli introiti del Comune. Ciò per dare un giudizio più meditato. Tanto premesso, ho ricostruito la serie storica del conto economico dell’ASIA dai bilanci pubblicati sul sito della Società, per cui ho ottenuto i valori dal 2006 al 2015.

In particolare, ho tenuto conto dei “Costi della produzione”, corrispondenti alla lettera “B” del conto economico, e dalla composizione percentuale degli stessi, è emerso che le spese per il personale rappresentano ben più della metà, con una media del 58,73%. Nel 2015, tuttavia, il peso dei costi del personale è stato del 56,78%, cioè il valore minimo della serie temporale (solo nel 2006 vi era stato un valore simile: 56,91%).

Ho deciso così di indagare prima i costi del personale e poi gli altri componenti. Dal punto di vista dei valori assoluti, si assiste ad una costante salita, perché, dai 4,6 milioni del 2006, con una forza lavoro di 111 unità, si arriva ai 6,9 milioni del 2015, con 113 unità lavorative. I valori massimi, tuttavia, si sono registrati nel 2011 e nel 2014 con 7,1 milioni di euro.

Dai suddetti dati emerge che il costo medio dei dipendenti è salito, a sua volta, dai 42mila euro del 2006 ai circa 61mila del 2015, dopo aver raggiungo il massimo di 62mila nel 2014. E ciò è particolarmente curioso, in quanto, al dicembre 2015, ben 94 unità dell’organico, cioè l’83%, appartengono alla categoria “operai”; 17 sono gli impiegati; 1 è un quadro e anche 1 è il dirigente. Da notare ancora che nel 2007 si registra il più alto numero di dipendenti, cioè 123, a fronte del minor costo medio in assoluto, ossia 38.520 euro.

Al riguardo è da notare che, nonostante la legge preveda l’indicazione del numero medio annuo, le segnalazioni sul numero dei dipendenti, da riportare nella Nota integrativa, non sembrano essere rispondenti a quanto richiesto dalla legge, che detta anche i criteri di calcolo. 
Ma il fatto più singolare è rappresentato dal confronto con i dati forniti al Comune per il calcolo della tariffa TARI 2016. 
Con Atto presidenziale n. 5 del 15 aprile 2016, infatti, sono stati trasmessi al Comune i preventivi di bilancio per il 2015 e il 2016, allegati poi alla delibera consiliare. Ebbene, a prescindere dal fatto che per le società per azioni non sono previsti, né dal codice civile, né da altre norme, atti presidenziali di sorta, né tampoco lo sono dallo Statuto sociale, i valori comunicati sono invero sorprendenti.

Per l’anno 2015, infatti, le spese del personale sono previste per una cifra di ben 7,9 milioni di euro e di 7,4 per il 2016. Ora, se per il 2016, essendo una vera previsione, è anche possibile ipotizzare, almeno in via teorica, la cifra indicata, tanto non lo è per il 2015.

Ci troviamo al 15 aprile, quando cioè l’esercizio 2015 è terminato da più di tre mesi e le cosiddette “scritture di chiusura” o “scritture di assestamento” o di “rettifica” o come ancora le si voglia chiamare, dovrebbero essere già state eseguite, specialmente per il personale, e, di conseguenza, gli importi di previsione dovrebbero combaciare con quelli del bilancio ufficiale.

Solo per i valori relativi ai quantitativi di rifiuti sarebbe giustificabile un ritardo e una eventuale discordanza, perché dipendenti da valutazioni e adempimenti di terzi soggetti. Ebbene, quando si va a leggere il bilancio ufficiale 2015, si scopre che i costi del personale sono risultati pari a 6,9 milioni. Insomma una differenza di circa un milione di euro che non sembra trovare alcuna spiegazione.

Ci troviamo di fronte a un vero e proprio guazzabuglio, dunque, e non è affatto da invidiare la nuova Responsabile del Bilancio, la quale, peraltro, visti i suoi prudenti e misurati comportamenti tenuti fino ad oggi, sembra essere venuta a Benevento con la migliore volontà possibile di ben operare e non “per fare curriculum”.»