Terremoto Ncd: De Girolamo si dimette da capogruppo

L'esponente sannita: «Non voglio essere lo zerbino di Renzi»

Benevento.  

Tanto tuonò che piovve. Alla fine di una lunga e tesa riunione, il capogruppo alla Camera del Nuovo centrodestra, Nunzia De Girolamo, ha lasciato il suo incarico politico. Un epilogo per certi versi atteso, considerando che da giorni le tensioni fra l'esponente politico sannita e il resto del partito (e del Governo) erano arrivate ad un punto di non ritorno. Al suo posto, l'ex ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Una decisione assunta dal leader del partito, Angelino Alfano - oramai in rotta con De Girolamo - e che ha terremotato quella parte di Ncd che non condivide la linea politica troppo accomodante nei confronti dell'Esecutivo guidato da Matteo Renzi. 

La parlamentare sannita, nel commentare la decisione di dimettersi da capogruppo, è stata durissima: «Non intendo essere lo zerbino di Renzi. E' necessario cambiare la linea politica di Alleanza Popolare, non possiamo essere acriticamente filogovernativi», ha riferito alle agenzie. E ancora: «Sono stata sostituita - ha spiegato - perché troppo antirenziana e perché voglio ricostruire il centro destra con Berlusconi e di questo ne vado fiera». 

Ancora prematuro immaginare le ricadute di questa decisione che spacca ulteriormente il partito. De Girolamo, non è un mistero, a più riprese ha fatto intendere che l'orizzonte politico resta quello del centrodestra, e che l'intesa governativa con Renzi è dettata solo dalla contingenza del momento. La parlamentare sannita nella sua lunga relazione non ha lesinato critiche all'indirizzo di Alfano, paventando il rischio estinzione per Ncd. Ma potrebbe non essere un addio al partito che ha contribuito a fondare: «Voi oggi mi sfiduciate - ha detto ai dirigenti - ma non lascio il partito. Sarò una minoranza molto rumorosa».

 

Giovanbattista Lanzilli