Decine di cartelline con appunti privati, traguardi raggiunti e da raggiungere. Fogli con progetti ancora da mettere in campo ma praticamente già avviati come la modifica del piano traffico e della sosta in città. Amina Ingaldi questa mattina è tornata in assessorato in via del Pomerio. Ha varcato la porta del suo ufficio da ex assessore. “Devo solo prendere i miei documenti ed andare via”, dice amareggiata ai cronisti che l'attendono negli Uffici Mobilità e Traffico. Ingaldi è ancora amareggiata, delusa e non si arrende. “Non devo passare certo per incompetente. Non lo sono e non lo sono stata in questi nove mesi”, ripete più e più volte a chi incrocia il suo sguardo.
Poi, si siede e parla apertamente ai giornalisti. Ripercorre i mesi da assessore e traccia un bilancio dell'assessorato. Lo fa con un'unica idea: “Io esco a testa alta questo ufficio. Il sindaco è il sindaco. Ha il potere di revocarmi e lo ha fatto. Però motivando la mia revoca facendomi apparire come una incapace non è giusto e ve lo dimostro”, tuona Ingaldi.
“Io il mio impegno per Mastella l'ho dato sin dalla campagna elettorale. Con i miei elettori non è stato semplice parlare di Mastella, ma alla fine l'hanno votato”.
Ed aggiunge: “Il sindaco non ha mai voluto trattenersi con me a riflettere su questioni importanti. Io da luglio sto lavorando con il caso mensa ma interno a me c'è stato solo il vuoto. Sono stata abbandonata”.
“Oggi – ha concluso - sono non voglio esternare nessun malumore sono contenta di quel che ho fatto in questi mesi”.
