Mastella critico con Gentiloni: "Poco impegno per il Sannio"

Il sindaco consegna una lettera al premier e al governatore De Luca

Benevento.  

Una missiva per sollecitare l'attenzione del Governo e denunciare ritardi sui fondi e la lontananza dal territorio. E' quella che ha consegnato il sindaco di Benevento Clemente Mastella al premier Gentiloni e al governatore De Luca, entrambi nel Sannio in mattinata. (La cronaca di questa mattina)

Questo il testo della lettera scritta da Mastella: "La particolare attenzione del Presidente del Consiglio alla Città di Benevento, per una visita lampo a uno degli strabilimenti industriali gramente danneggiati dall'alluvione del 15 ottobre 2015 mi interpella sulla utilità che tale sforzo istituzionale possa arrecare alla comunità che rappresento. 

Ho pensato di cogliere l'occasione per proporre almeno un virtuale confronto tra Città, Amministrazione Regionale e Governo Centrale su alcune cifre che danno la misura del disagio in cui versa il territorio e sulla difficile prospettiva che i limitati apporti regionali consegnano. 

Solo alcuini esempi: il Patto per la Campania destina alla provincia di Benevento meno dell'1 per cento dei 9 miliardi, il Por 2014/2020 non include Benevento tra i grandi progetti, la riprogrammazione delle risorse non spese dell'Agenda 2007/2013 assegna alla città circa lo 0,4% dei totali 3,5 miliardi. E ancora Benevento riusulta esclusa (unica tra le 5 province) dalle Zes, Zone Economiche Speciali, non è censita tra gli Attrattori Turistici della Campania, sui quali si concentreranno gli impegni finanziari del Pon Cultura destinati alla Regione, non è prevista nella Strategia Aree Interne. 
 

Ho preso a riferimento solo alcuni degli atti di programmazione che danno traccia di una strategia regionale, non coerente con la complessità dell'intero territorio campano e ancora anacronisticamente sbilanciata a detrimento delle Aree Interne e in particolare di Benevento. 

E' di chiara evidenza che una simile impostazione è inaccettabile. Per anni ho discusso su tutti i tavoli istituzionali dell'iniquità del parametro distributivo per abitanti e oggi siamo addirittura al di sotto. 
La logica perverversa dei numeri contraddice ogni principio etico e ignora le regole economiche sulle quali sole può fondarsi una politica di sviluppo e crescita sostenibile. 

Spero vogliate considerare questa mia come contributo per l'attivazione di un apposito tavolo istituzionale e per l'avvio di un percorso di razionalizzazione degli investimenti e delle politiche nazionali e regionali. Da parte nostra, se richiesta, ci sarà sempre una leale collaborazione istituzionale".