Comune, Feleppa amareggiato: "Basta parole, servono azioni"

Lo sfogo del consigliere d'opposizione: agisco per la collettività sganciato da ogni appartenenza

Benevento.  

“Risulta davvero complicato, in un momento storico come quello che viviamo, spiegare ad un amico o ad un conoscente l’utilità di costruire nuovi gruppi consiliari, magari per far contare il proprio peso, piuttosto le persone attendono di misurare il valore di ciascuno”.

Così Angelo Feleppa, consigliere comunale esprime la sua amarezza, il suo disagio nel sedere a Palazzo Mosti ed assistere agli ultimi accadimenti politici.

“Sono certo – spiega Feleppa - che poche persone comprendono e apprezzano le notizie che in questi ultimi giorni hanno interessato i gruppi consiliari di palazzo Mosti. In particolare ai cittadini, impegnati con gli effetti devastanti di questa crisi economica, il Consiglio Comunale può apparire sganciato dal vivere quotidiano e dai problemi della collettività. 
Alla mia prima esperienza in politica come nelle istituzioni, credo sia giusto offrire un’immagine diversa e soprattutto un impegno assolutamente più fattivo. Non è per scarsa esperienza che reputo la missione del consigliere una cosa nobile e dedicata all’interesse collettivo, penso piuttosto che i cittadini, presso i quali invece ho accumulato una maggiore dimestichezza, si aspettino proprio questo dai consiglieri comunali”.

Una riflessione quella di Angelo Feleppa che descrive il clima in città. Non tra i banchi del Comune, bensì in strada, nei territori.
“Grazie al mio lavoro come funzionario dei Vigili del Fuoco mi sono spesso trovato faccia a faccia con le esigenze vere del territorio, circostanze in cui mai sono tornate utili le prese di posizione o le polemiche di tanti rappresentanti politici.
Anche se candidato in una lista civica, sulla quale sono confluite le centinaia di preferenze dei tanti che hanno voluto affidarmi l’onore di questa responsabilità, non mi sfugge la centralità dell’azione politica. Tuttavia, credo che ai rappresentanti politici potrebbe spesso tornare utile una parola in meno e magari un’azione in più. 
Gli ultimi accadimenti mi convincono sempre più ad agire in funzione degli interessi della collettività, sganciato da ogni appartenenza, oltre quella che devo alla mia Città. Di fronte a queste priorità non credo possa passare in primo piano l’appartenenza a un gruppo politico, Benevento non se lo può più consentire, i cittadini lo sanno e spesso applicano questi principi meglio di tanti politici. 
Anche se onorato di poter vestire i panni istituzionali di consigliere, io non voglio cambiare stile e continuerò a pensare e ad agire come ‘cittadino semplice’ provando così ad evitare tutto ciò che non sia il bene pubblico. Sono sicuro che solo partendo da queste istanze ‘civiche’, frutto delle necessità che quotidianamente tutti osserviamo sul territorio, la politica potrebbe recuperare credibilità ed efficacia”.