De Pierro: "Dimissioni Quattrociocchi? Non crediamo ai motivi"

Il capogruppo del Pd torna a intervenire sul caso Asia

Benevento.  

Piovono critiche sull'amministrazione, ancora una volta da parte del capogruppo Pd, Francesco De Pierro. 
Nel mirino di De Pierro, stavolta, le dimissioni di Quattrociocchi da amministratore unico di Asia, che secondo il capogruppo Pd sarebbero difficllmente imputabili al mancato nulla osta dell'Università La Sapienza: “A costo di apparire eccessivamente diffidenti, non crediamo affatto che il dimissionario amministratore delegato dell’Asia Quattrociocchi non sia stato in grado di espletare il suo incarico per via della mancata concessione del nullaosta da parte dell’Università presso cui è titolare di cattedra. Piuttosto, siamo persuasi che invece il professore non se la sia sentita di accettare un impegno così gravoso presso un’azienda che necessita di una programmazione a medio-lungo termine e di una presenza costante per affrontare tutte le fisiologiche problematiche che ne derivano. Se così fosse, saremmo di fronte all’ennesima scelta avventata e mal gestita da parte del primo cittadino, che si ostina ad agire d'impulso e con superficialità anziché fare attente valutazioni sul merito e sull’opportunità. Dagli errori bisognerebbe imparare, ma nel caso in questione, pare proprio che il Sindaco intenda perseverare. La cosa che più ci sbalordisce infatti, è che nell’immediato Mastella ha dapprima dichiarato alla stampa di aver già pronto il sostituto, salvo poi affidarsi ad un pubblico avviso per l’acquisizione di candidature tra cui selezionare il profilo del nuovo amministratore unico. A questo punto riteniamo sia lecito chiedersi: quelle affermazioni nascono come uno dei suoi soliti annunci ad effetto per fare clamore mediatico e occultare la magra figura, o le ha rilasciate strategicamente per evitare che sodali e alleati si accapigliassero nel rivendicare la nomina? Qualunque sia stata la finalità, Mastella ora dovrebbe spiegare come mai adesso ha cambiato orientamento ed ha scelto di indire un bando per raccogliere le manifestazioni di interesse. Se ha già il nome, a cosa serve l’avviso? A che scopo i professionisti interessati dovrebbero partecipare? Se, al contrario, questo nome fosse già evaporato dalla sua testa (o addirittura abbia incassato un altro rifiuto dopo quello della Fedele per l’assessorato poi assegnato alla Del Prete), considerato quando asserito attraverso gli organi di informazione, il Sindaco è tenuto a darne notizia. Non possiamo stargli dietro e provare ad interpretare ogni volta i suoi pensieri contorti: una volta tanto desse una valida spiegazione alle parole dette e alle azioni compiute. Lo deve alla comunità che lo ha eletto”.