Parco Taburno, Pedicini (M5S): «Stanno rovinando l'area»

Nuova interrogazione dell'eurodeputato

Benevento.  

Nuova interrogazione alla Commissione europea del portavoce eurodeputato del M5s Piernicola Pedicini sulle indagini giudiziarie in corso relativi ai lavori e ai finanziamenti europei concessi dalla Regione Campania al Comune di Vitulano (Benevento) nell'ambito di un progetto per la realizzazione di strutture turistico-ricreative nel Parco regionale Taburno-Camposauro.
Pedicini è tornato a scrivere all'organismo europeo per chiedere, per la seconda volta, se ha verificato l'attendibilitá del progetto e la sua conformitá coi requisiti del Psr Campania (Piano di sviluppo regionale) e quali misure intende intraprendere per far cessare il deturpamento dell'area protetta e ripristinare lo stato dei luoghi. 
Nella prima risposta della Commissione, inoltrata a Pedicini a dicembre scorso, l'organismo europeo aveva affermato che avrebbe verificato la conformità del progetto coi requisiti del Psr Campania, inviando la documentazione al servizio competente per l’audit delle spese nel settore agricolo e dello sviluppo rurale.
«Da allora - dichiara l'eurodeputato - non è successo più nulla e gli abusi edilizi nell'area sono continuati nonostante le continue segnalazioni rivolte alla Soprintendenza di Caserta e Benevento, all'Ente Parco regionale del Taburno Camposauro, al Comune di Vitulano e al gruppo di valutazione di incidenza dei progetti nel Sic (Siti di interesse comunitario) della Regione Campania
L'assenza di controllo e repressione degli abusi ambientali e edilizi - sottolinea Pedicini - ha generato un sistema d'illeciti amministrativi che sono all'origine del degrado ambientale e paesaggistico del Camposauro, un'importante area protetta, sito di interesse comunitario, costituita da pregiati ecosistemi per le diversitá biologiche e per la conservazione delle risorse genetiche. Per queste ragioni abbiamo fatto un'altra interrogazione e continueremo a denunciare e a vigilare con il massimo impegno, affinchè, quanto prima, gli organi preposti diano risposte e intervengano nel modo più appropriato»

 Redazione