Per i debiti "Possiamo vendere l'Arco di Traiano?"

La nota del Meetup Grilli Sanniti sui debiti del Comune

Benevento.  

Da un po' di tempo in città è cominciata la lunga campagna elettorale che ci porterà alle elezioni del nuovo consiglio comunale e della nuova amministrazione cittadina.
Il PD mostra i muscoli e vanta i suoi uomini nella filiera del potere, il sindaco uscente ed i suoi fedelissimi hanno già chiarito che il loro apporto sarà determinate, il centro destra continua la sua lotta all'insegna del “tutti contro tutti” e si profilano “nuovi” contendenti all'orizzonte che sanno già di vecchio. Ma tutti sono pronti alla battaglia elettorale, compresi ovviamente noi del M5S”.
Parte da qui il Meetup "Grilli Sanniti" che, in una lunga nota, pne l'accento sulla spinosa questione dei debiti del comune di Benevento.

“In giro ci si chiede: chi saranno i candidati? Quali alleanze strategiche si faranno? Chi passerà da una parte e chi dall'altra?
La domanda principale in vista delle prossime elezioni però nessuno vuole farla.
Prima di capire chi si candiderà e chi saranno i nuovi amministratori deve essere chiaro a tutti cosa sarà rimasto da amministrare a Benevento ed a quali condizioni.
Tante parole sono state scritte sulla decadenza della citta e dell'intera comunita.
Abbiamo assistito ad opere pubbliche e gestione del territorio in stile "mani sulla città", vediamo tutti i giorni una città sporca e “sgarrupata”, i servizi sono inesistenti o scadenti, gli uffici comunali sono allo sbando e l'unica certezza sono le tante tasse da stritolare ogni forma di attività economica. Ma c'è qualcosa di ancora più grave che incombe sui Beneventani: i debiti”.

Da qui un'analisi della questione. “Lo scorso anno abbiamo scoperto di avere 28 milioni di debiti che con il Salva Enti (ancora in attesa di approvazione) l'Amministrazione ha inteso ripianare vendendo buona parte degli immobili comunali e ipotizzando riscossioni future. Il conto consuntivo 2014 è stato approvato in extremis (4 giugno) con un avanzo di 36 milioni ma, con una delibera di Giunta qualche giorno dopo (6 giugno), i 36 milioni in più, calcolando bene i residui passivi ed attivi, sono diventati -39 milioni da spalmare sui prossimi bilanci.
L' Amts è nel limbo giudiziario in attesa di capire quanto ha speso e come farà a ripianare i suoi debiti. Le altre partecipate sono tutte in rosso ma non è dato sapere di quanto: unica eccezione pare sia l'Asia che continua a fare utili sulla "munnezza" e quindi, sostanzialmente, continua a farci pagare più di quanto servirebbe".

E quindi un affondo sulla situazione: “Da tempo assistiamo alla macchietta dei debiti fuori bilancio che attendono la definitiva approvazione da parte del Consiglio che, ovviamente, “fatica” ad ingoiare l'ennesima purga da maggioranza responsabile”.
 

Infine le domande, tra serio e faceto: “Già molte volte abbiamo fatto appello al senso civico ed all'onesta intellettuale della attuale classe dirigente senza risposta ma continuiamo con insistenza a chiedere, anche in vista dei prossimi Consigli Comunali, al Sindaco, al PD, ai Consiglieri e a tutti quelli che hanno ancora a cuore la Città risposte e azioni concrete.
A quanto ammontano i nostri debiti? Il debito complessivo è sostenibile o no? Come ripagheremo il nostro debito? Con più tasse o sacrificando qualcosa? Quanti milioni ogni anno occorreranno? Qual'è la nostra rata? Avete previsto un Piano B? Usciremo dall'Italia e dalla Campania? Stamperemo la lira beneventana o gli Arechi? Possiamo vendere l'Arco di Traiano? I debiti di oggi e di ieri chi lì pagherà noi o chi ha Amministrato? Chi ha fatto questi debiti? Chi li ha approvati? Su chi ricadranno le responsabilità? Chi ci ha guadagnato e chi ci perderà?”.
 

redazione