Viespoli: «Bene Caldoro, ma boccio i consiglieri uscenti»

Intervista all'ex sottosegretario: “Le primarie del centrosinistra degenerazione della politica”

Benevento.  

“Tra l’immobilismo del centrodestra e il movimentismo del centrosinistra”, questa la condizione della politica campana a ridosso delle imminenti elezioni regionali, secondo Pasquale Viespoli. Il riferimento della destra sannita ha nelle sue corde, per giudizio unanime, la capacità di sintetizzare in poche parole, spesso sapide, anche quadri articolati. Le doti di un vero titolista. Figura sempre più rara ma decisamente utile: quasi come lo stesso Viespoli per la politica. Il suo rapporto costituente con il centrodestra nazionale non gli impedisce di essere critico anche verso il suo schieramento che alla stregua del centrosinistra, definisce “politicistico” negandogli, in questo frangente, la nobiltà dell’aggettivo ‘politico’.

“La politica è altro – ci tiene a sottolineare in premessa – la politica è visione. Qui in Campania, a proposito delle regionali, siamo di fronte a due schieramenti politicisti impegnati non nella tattica ma nei tatticismi. In questa maniera si genera solo l’attendismo irritante che abbiamo di fronte a noi, frutto dell’immobilismo da un lato e del movimentismo dell’altro. Il risultato, anche per i cittadini, è solo la confusione”. Una nota meno stonata è quella suonata dal Governatore uscente, Stefano Caldoro: “E’ stato un buon presidente. Date le condizioni di contesto, e non mi riferisco solo alla crisi epocale ma anche all’accennata assenza dei partiti, all’eredità certo non positiva che ha ricevuto, Caldoro ha saputo ben governare. I risultati sono evidenti anche sul piano del risanamento economico. Sicuramente non basta ma spero che proprio il suo secondo mandato possa essere quello della visione”.

Un riferimento alle condizioni di scenario che mentre fa salire il giudizio su Caldoro almeno di un gradino, sempre secondo Viespoli non può essere utilizzato come attenuante per i consiglieri uscenti: “Impossibile giudicarli: non pervenuti”. Il giudizio drastico dell’ex Sottosegretario sui consiglieri regionali uscenti, travalica gli steccati: “Vale in maniera bipartisan!”. Come uscire dal guado di questa politica è tema che appassiona Viespoli: “In questo momento resta unificante la questione meridionale. Ed all’interno di questo ragionamento, bisogna approfondire il ruolo della Campania, al di là di Sanità, Ambiente e Trasporti. Temi, questi ultimi, importanti ma che vanno inseriti in una visione strategica della nostra regione che al momento manca. Stiamo ancora a parlare dei fondi comunitari spesi male, mentre nessuno che dal centrosinistra faccia autocritica per non aver voluto il riferimento al Sud in Costituzione. Una condizione che ha accentuato i disequilibri tra aree del Paese molto più che la Lega. Tutte questioni che si preferisce non affrontare”. L’analisi è punto forte di Viespoli che così sintetizza: “In questo momento, il centrosinistra è impegnato nella realizzazione del peggiore spot che si potesse mai immaginare per le primarie. Mentre dall’altro lato abbiamo Caldoro che dovrebbe essere più leader politico della sua coalizione. Quindi, passiamo dalla degenerazione delle primarie all’assenza del primato”. I riverberi di questa condizione per il Sannio, un quesito che trova risposta in un’altra domanda: “Cosa sta facendo il Sannio perché le prossime Regionali siano un momento importante, cruciale, di svolta?”.

Anche la risposta è del due volte sindaco, Pasquale Viespoli: “Poco, terribilmente poco. In politica aver avuto ragione in ritardo non è un merito, quindi non c’è celebrazione se ricordo che ormai 4 anni fa, organizzammo un convegno dal titolo ‘La città oltre mura’ con al centro temi cruciali e nodi che oggi vengono al pettine anche per il Sannio. Quell’esperienza ha mosso qualcosa, ad esempio in valle Caudina, ma troppo poco è stato fatto in quella direzione”. Ultimo spunto sulle prossime regionali affrontato con il senatore Viespoli, è il ruolo di Viespoli nelle prossime regionali: “Ben lieto di fare quel che ho sempre fatto. Certo, non mi interessa parlare di candidature, quanto piuttosto assicurare il mio contributo al centrodestra ed al Sannio”.

di Antonio Orafo