Primarie, Orlando: «Vittoria di Pirro nel Sannio»

«Il centrodestra deve capire cosa vuol essere»

Benevento.  

Primarie, arriva la riflessione di Nazzareno Orlando, consigliere comunale di Territorio e Libertà, che converge anche sulla situazione del centrodestra: «Viste dall’altro fronte queste primarie “sannite” ,dal vago sapore monolitico ,appaiono più simili ad un colosso d’argilla che ad una splendida e radiosa vittoria. Tutta la classe dirigente (o quasi) schierata per il napoletano Cozzolino non è riuscita ad andare oltre un risicato risultato che è,se inquadrato nel contesto campano,una vittoria di Pirro capace solo di dimostrare che non sempre ciò che appare…è ! Questo risultato potrebbe però avere un effetto benefico sull’altro fronte dove il centrodestra deve trovare la forza e le idee giuste per risalire la china. La candidatura di Caldoro da sola non basta. Ci vuole un vero ricambio che non ripeta gli ultimi e persistenti errori. In città e nel Sannio ,inoltre, la vittoria dell’ex Sindaco di Salerno mette anche  in discussione la posizione di alcuni candidati che pensavano già di essere in itinere e pronti ad intestarsi cordate e grandi numeri. Così non è stato!  Solo Giulia Abate,il Consigliere Miceli  ed un gruppo di militanti possono  ,infatti, rivendicare la loro scelta …non dettata ne da opportunismo ne da giochini dell’ultimo momento. E dunque ,tornando al centrodestra,è arrivato forse il momento di capire se esiste un progetto capace di riaggregare un mondo lasciato confusamente a dibattersi tra personalismi e lederismi oramai superati dalle problematiche del quotidiano che vogliono risposte e non slogan,concretezze  e non promesse. Sullo scenario un NcD da rilanciare ,una FI da ricostruire,una miriade di soggettualità e movimenti da ri-motivare e ri-organizzare. Il dato territoriale potrebbe e dovrebbe essere il vero collante per fare ciò...insieme ad una VISIONE complessiva capace di coniugare le esigenze della città con quelle della Regione all’interno della quale (piaccia o non piaccia) continua districarsi . C’è chi si sta mettendo in moto  su basi “culturali” e chi già si muove pensando al consenso che arriverà, solo se ben fondato sulla serietà e sulla credibilità di chi vorrà tentare di intercettarlo. Dopo le Regionali cominceranno,infatti, le danze …Per ora tutto appare fermo e immotivatamente abbandonato a se stesso. Ci vorrebbe una scossa…positiva... ovviamente!»