A meno di clamorosi dietro front, Massimo Coda può essere già considerato un calciatore del Benevento. L'attaccante ha avuto tanti allenatori in carriera, ma uno che lo conosce molto bene è Leonardo Menichini. I due hanno condiviso la seconda parte del campionato di serie B 2015/2016 e il nuovo arrivato in casa sannita ha portato per mano la Salernitana alla salvezza, realizzando undici reti in venti presenze sotto la guida del tecnico di Ponsacco. A questo punto non potevamo chiedere una presentazione migliore: “E' una prima punta molto mobile. Sa lavorare bene in entrambe le fasi e, inoltre, ha una dote fondamentale per un attaccante: vede la porta e fa gol. E' un giocatore importante, oltre a essere un grande professionista e un ragazzo a modo. Lo considero un ottimo acquisto per il Benevento. Ha fatto tanta gavetta e il lavoro degli ultimi anni gli ha permesso di ritornare in serie A. Se lo reputo pronto? Certamente. Sono certo che sfrutterà al meglio questa grandissima occasione. Ha disputato poche presenze in massima serie con il Parma, per poi ritornare tra i cadetti a causa di un infortunio. Avrà dentro di sé delle motivazioni grandissime per cercare di confermarsi nella più importante categoria italiana”.
Secondo lei potrà coesistere con Ceravolo in un eventuale 4-4-2?
“A Salerno giocava al fianco di Donnarumma e insieme hanno fatto gol a grappoli. Coda e Ceravolo possono completarsi a vicenda, ma al di là di questo aspetto credo che in un campionato difficile come la serie A sia importante avere degli attaccanti interscambiabili”.
Cosa ne pensa della promozione del Benevento?
“Dopo tanti anni di Lega Pro è riuscito a conquistare la B e, in un solo anno, ad approdare in serie A. Ricordo un combattuto testa a testa con la mia Salernitana in serie C, ma già all'epoca quella squadra poteva vincere tranquillamente il campionato. Noi fummo più cinici e sfruttammo al meglio l'occasione. Il Benevento ha alle spalle una grande proprietà e una tifoseria importante. Ha tutte le carte in regola per fare bene anche in massima serie”.
Quali sono i suoi programmi?
“Alleno la Reggiana. Siamo reduci dalla sconfitta nei play off, ma siamo soddisfatti perché abbiamo fatto bene contro squadre che hanno speso molto più di noi. Pensavamo in un finale diverso, ma quando arrivi fino in fondo sono importanti gli investimenti e anche le qualità del singolo”.
Ivan Calabrese
