Piscitelli: "Adesso mente rivolta ai play off"

Quando a fine partita ho sentito il risultato della Salernitana ci sono rimasto malissimo

Benevento.  

Diverse prodezze ma tanto rammarico. Riccardo Piscitelli in settimana aveva alzato l'asticella della concentrazione indicando quella di Matera come una gara da vincere. A pochi giorni di distanza il sogno sembra ormai infranto. "Sapevamo che dovevamo scendere in campo per portare a casa la vittoria ma i nostri avversari sono stati molto bravi a non concederci spazi cercando di fare il loro tipico gioco offensivo. Noi all'inizio siamo stati bravi nell'approccio ma poi ci siamo persi un attimo, soprattutto dopo il secondo gol non siamo stati capaci di reagire. Col passare dei minuti è subentrato il timore di non riuscire a fare bene e questo non ci ha agevolato". La reazione è arrivata soltanto nel finale quando abbiamo creato qualche situazione importante trovando tuttavia il gol troppo tardi. Quando ho sentito dallo speaker il risultato della Salernitana ci sono rimasto malissimo, avrei preferito che i granata avessero vinto invece adesso ci ritroviamo ad avere ulteriori rimpianti. Noi comunque non abbiamo giocato la partita che avremmo voluto e siamo molto delusi sotto questo punto di vista". Mancano tre partite alla fine, Piscitelli non ha dubbi sull'approccio da avere nei loro confronti. "Ora credo che dovremo giocare in ottica play off. Questo era un turno importante per la lotta al primato ma abbiamo fallito l'obiettivo che ci eravamo prefissati. Daremo sempre il massimo, ma dobbiamo ritrovarci. La sconfitta con il Matera rappresenta un brutto schiaffo soprattutto a livello morale". Infine il numero uno giallorosso analizza i due gol subiti: "Sto rosicando ancora per il gol di Madonia. Lui ha fatto una prodezza, ma ero quasi riuscito a salvare la situazione. Ho toccato il pallone indirizzato all'incorcio dei pali, mi dispiace non aver potuto fare di più. Sul primo gol invece devo ammettere che l'ho vista troppo tardi, non ho avuto il tempo di fare qualsiasi cosa".

 

Francesco Carluccio