Cinelli e Landaida al loro primo incontro con la stampa sannita hanno evitato di dare... i numeri. Il “barone rosso” ha persino affermato che la cosa più importante in questo momento è la mentalità, altro che modulo. Eppure le prove tecniche sono già iniziate e ognuno sta portando la sua esperienza maturata nell'ambito del settore giovanile. Cinelli con gli Allievi iniziò con il 3-5-2, mutandolo in corso d'opera perchè i suoi ragazzi non vi si adattavano. Lo cambiò col 4-3-3 con cui ha avuto risultati migliori. Per la cronaca il tecnico frusinate utilizzò il 3-5-2 anche l'anno scorso nella Berretti per tutta la stagione, è dunque un modulo che conosce bene. In quanto a Landaida quest'anno ha utilizzato sempre il 4-4-2, provando solo in allenamento il 4-3-3. Indicazioni spicciole per capire quali possano essere i dettami tattici dei due nuovi tecnici. La squadra giallorossa, probabilmente, si adatterebbe meglio al 3-5-2 che non al 4-3-3. Coprirebbe meglio la difesa, si ritroverebbe un centrocampo a tre per contrastare la maggioranza delle squadre che giocano con tre giocatori in mezzo al campo e avrebbe solo due esterni da gestire in un momento non certo florido per gli uomini di fascia giallorossi. Ricordiamo un episodio che risale a poco meno di una decina di anni fa, quando Gianni Simonelli studiava la tattica migliore per la squadra che poi avrebbe vinto il campionato di C2 (2007/08). Quel Benevento vinceva, ma non convinceva col 4-4-2. Così il 'professore' prese il coraggio a due mani e convertì il suo modulo preferito nel 3-5-2. In quella squadra c'erano anche due calciatori nel momento migliore della loro carriera, Daniele Cinelli e Manuel Landaida. Inutile ricordare che quel campionato finì con la vittoria schiacciante della strega.
Franco Santo
