Vigorito: "Tutti uniti possiamo risollevarci"

Il presidente ha parlato del momento dei giallorossi a trecentosessanta gradi

Benevento.  

Quella di Ottogol è stata una puntata speciale. Il presidente Vigorito si è espresso a trecentosessanta gradi sulla situazione del Benevento, mantenendo un filo diretto con i tifosi. Ecco le sue dichiarazioni espresse nel corso della serata:

“In estate non avevamo da integrare una squadra, ma da costruire perché i calciatori che venivano dal doppio salto non presentavano un pedigree da massima serie. Servivano sedici calciatori e la media del costo di un cartellino in A va dai tre ai cinque milioni di euro. Non abbiamo guardato al portafoglio, come sempre. Il mister ci ha chiesto per prima cosa il portiere. Cragno è del Cagliari, anche se avessi presentato una offerta. La scelta è ricaduta su Belec, un ottimo elemento che è in ottica nazionale e ha fatto anche la riserva ad Handanovic. Gori? Gli abbiamo offerto un contratto, ma lui si sentiva ancora calciatore. Onestamente non chiudo mai le porte a nessuno. Lopez? E' un calciatore molto apprezzato. Da presidente non posso far valere le questioni personali: l'opinione del tecnico e del direttore sportivo prevalgono. Mi viene detto che sono andato in vacanza ad agosto. E' vero, ma non si va a Milano all'ultimo giorno con la bacchetta magica. I calciatori che abbiamo preso sono frutto di un lavoro precedente. L'attacco? Il costo di Coda è stato di tre milioni di euro, a fronte dei sedici chiesti dal Napoli per Pavoletti. Siccome dovevamo costruire una squadra ci siamo fatti due conti. Quest'anno abbiamo preferito acquistare a titolo definitivo, in modo da costruire un ottimo telaio e dare futuro al Benevento”.

FORMAZIONE - “Purtroppo la squadra che ha in mente Baroni non è mai scesa in campo, a causa di infortuni e altro. Subito dopo la fine del mercato ben sette calciatori sono stati convocati in nazionale.

DI SOMMA - “Lui ha espresso la sua opinione, condannabile o meno. Non è possibile che ogni volta che succede una cosa del genere si creino problemi. Ho letto che se non lo caccio divento complice di Di Somma. C'è un buon rapporto con la tifoseria, ma se qualcuno immagina di dirmi cosa fare si sbaglia di grosso. Di Somma voleva chiedere scusa e gli ho detto che l'avrei fatto al suo posto. Indubbiamente ha sbagliato tempi e modi, che può costare una multa o un rimprovero, ma non la pena capitale”.

BARONI - “Mi sono posto la domanda se il problema fosse lui. Onestamente non ho questa soluzione. Adesso dobbiamo azzerare le sei partite, prendere il gruppo e andare in ritiro. Siccome molti calciatori non hanno una giusta preparazione perché sono arrivati in ritardo e quindi devono fare un'attività di lavoro come se il campionato iniziasse adesso. A Roma ci saranno anche tutti i medici in pianta stabile, in modo da accelerare il processo di guarigione degli infortunati. Tornando a Baroni, ricordo che quando lo scorso anno c'è stato un momento di crisi profonda non sono stato più bravo degli altri a non esonerarlo. Poi mi feci una domanda: siamo nei play off e questo allenatore non ha avuto un organico da serie A perché, onestamente, non credevo che la rosa dello scorso anno fosse da promozione. Il nostro tecnico sta bene con il gruppo e quest'ultimo reagiva e reagisce bene. La coerenza ci ha dato gloria”.

SALVEZZA - “Dopo sei partite disastrose siamo a tre punti dalla salvezza. Sono certo che se ci mettiamo con la testa e con il pensiero, senza cercare i colpevoli ma le soluzioni per aiutare chi sta in difficoltà, potremmo risollevarci. Questa è una macchina che funziona. Dobbiamo essere tutti uniti. La nostra tifoseria sostiene la squadra: a Napoli sono andato ad applaudirla perché ha dimostrato di essere grande. Dobbiamo costruire le cose con calma”.

INFORTUNATI - “Ciciretti dovrebbe aver smaltito l'infortunio, però da qui a dire che giocherà domenica ce ne passa. D'Alessandro ha una piccola lesione, non avverte dolore, ma questo non significa che se fosse utilizzato non si possa aggravare. Djmsiti soffre una micro lesione dovuta a un contrasto in allenamento e ha anche rinunciato alla convocazione per curarsi. Antei? Si è infiammata una vecchia cicatrice. Sono tutti sulla strada della guarigione”.

FALCO E CERAVOLO - “Falco è un calciatore di proprietà del Bologna. Perché la sua squadra non l'ha mai confermato? Bisogna sempre farsi determinate domande. Sono molto legato a Ceravolo, ma non c'è la convinzione che non avrebbe fatto meglio degli altri. Chi rimpiange il passato è perché non ha una visione del futuro e adesso nei miei pensieri ci sono i vari Coda, Armenteros e chi arriverà”.

ABBONAMENTI - “Sono un nervo scoperto. Su una cosa mi sono pentito: di non aver pensato al pacchetto famiglia. Avrei messo le famiglie in Curva Nord”.

SOSTITUTI DI LUCIONI - “Subito dopo la notizia ho ricevuto dai nostri incaricati una lista contenenti tutti gli svincolati e non abbiamo trovato elementi che facciano al caso nostro. Uno dei nomi è Ziegler che ha giocato titolare nel Sion da centrale. E' più terzino destro, quindi bisogna fare le giuste valutazioni”.

EMOZIONI - “E' stato emozionate vedere il televideo che riportava l'esordio con la Sampdoria. Mi sono sentito gratificato. Vorrei che quelli che verrano vivessero con l'idea che la loro squadra e la loro città stanno vivendo un grande momento, al di là delle difficoltà della vita. Un episodio brutto? Non dovevano toccare, qualche anno fa, l'insegna di mio fratello. Mi auguro che sia stato un gesto inconsulto, ma se fosse stata organizzata devo dire che si è toccata la parte più profonda della malvagità. Mi dispiace che sia lui a essere infelice”.