Vergogna a Castellamare. Minacce e aggressioni agli Allievi

Minacciati i calciatori e aggredito Ballarò. Clemente: "Siamo andati via. Noi non siamo questo"

Benevento.  

Incredibile ciò che è successo a Castellammare. Quest’oggi il Benevento si è recato nella cittadina partenopea per giocare la gara di ritorno dei sedicesimi di finale contro la Juve Stabia. All’arrivo della truppa giallorossa è accaduto l’incredibile, con scene vergognose e ignobili che nel calcio non dovrebbero mai esistere. Atti che, nel 2015, lasciano solo interdette e senza parole quelle persone che reputano il calcio uno sport di aggregazione, soprattutto nella categoria del settore giovanile che deve rappresentare un momento educativo per il futuro di tutti i giovani calciatori. Senza dilungarci oltre, abbiamo interpellato il responsabile del settore giovanile giallorosso, Giampiero Clemente, che così ha raccontato ciò che è accaduto: “Hanno creato un clima ostile nei confronti dei ragazzini. All’arrivo non hanno fatto entrare il pullman, previa una tangente di 20 euro. Ci sono state delle minacce ai nostri giocatori, oltre che delle violenze al mister Ballarò. E’ stato aggredito verbalmente anche il team manager Vetere. Tutto ciò è stato fatto da alcune persone messe lì ad arte per creare questo clima nei nostri confronti. Visto che il Benevento non è questo, abbiamo preferito salire sul pullman e tornare a casa. Di sicuro noi non ne usciamo sconfitti”.

Per quanto riguarda l’omologazione del risultato, tutto sarà a discrezione dell’arbitro. Il Benevento potrebbe subire il 3-0 a tavolino per essersi rifiutato di scendere in campo, ma se il direttore di gara scriverà sul referto delle violenze subite dai giallorossi potrebbe accadere anche il contrario. Sarebbe anche la giusta decisione per punire chi fa di questo sport una valvola per sfogare frustrazioni e quant’altro. La cosa vergognosa è che lo si fa per un match giocato da ragazzini di 16 e 17 anni. Complimenti.

Ivan Calabrese