Vespe in lacrime, Bassano passa ai rigori

La J. Stabia va vicina al gol colpendo un legno con Di Carmine. Annullato un gol a Gomez

Benevento.  

BASSANO VIRTUS 6

JUVE STABIA 5 dcr

BASSANO VIRTUS (4-2-3-1): Grandi 7; Toninelli 6, Priola 6, Bizzotto 6.5, Semenzato 6; Davì 6.5, Proietti 6.5 (36’ st Cenetti 6); Furlan 6.5, Nolè 6 (3’ sts Cattaneo 6), Iocolano 7; Pietribiasi 6 (30’ st Maistrello 5.5). A disp.: Scaranto, Stevanin, Zanella, Cortesi. All.: Asta 6.5.

JUVE STABIA (4-4-2): Pisseri 6.5; Cancellotti 6.5, Migliorini 5.5, Polak 6, Contessa 6; Nicastro 6 (36’ st Ripa 5.5), La Camera 6, Jidayi 6.5 (1’ sts Burrai sv), Bombagi 6.5; Carrozza 5.5, Di Carmine 7 (3’ sts Gomez 6.5). A disp.: Santurro, Romeo, Liotti, Aveni. All.: Savini 6.5.

ARBITRO: Serra di Torino.

RETI: pt 20’ Davì, pt 22’ Bombagi.

NOTE: Spettatori 2000 circa di cui 400 provenienti da Castellammare di Stabia. Ammoniti: Proietti, Migliorini, Di Carmine, Nicastro, Bizzotto. Angoli 7-5 per il Bassano Virtus. Recupero: pt 0’, st 2’, pts 0’, sts 0’. Sequenza rigori: La Camera gol, Davì gol, Gomez gol, Furlan gol, Ripa gol, Semenzato gol, Bombagi parato, Cattaneo gol, Burrai gol, Iocolano gol.

 

BASSANO DEL GRAPPA. C’era da aspettarsela una gara del genere. Bassano Virtus e Juve Stabia non tradiscono le attese, si dannano fino all’ultimo minuto ma alla fine ad accedere alle semifinali play off sono i veneti che continuano a sognare in grande. Svanita la possibilità del salto di categoria per lo svantaggio negli scontri diretti con il Novara, il Bassano continua a stupire e sembra non volersi più fermare. Succede tutto nei primi minuti, quasi all’improvviso. Perché quella che sembrava una gara bloccata, condizionata dal gran caldo e dalla paura si è improvvisamente infiammata dopo venti giri di lancette. Davì col secondo gol stagionale apre le danze sugli sviluppi del primo corner per il Bassano, Bombagi non lascia agli avversari nemmeno il tempo di festeggiare che subito pareggia i conti. È la conferma della grande forza dei due attacchi, entrambi terzi nella particolare classifica. E’ l’inizio di una battaglia dalla quale la squadra di Asta ne uscirà vincitrice solo dopo centoventi minuti che però non sono bastati, durante i quali Bassano e Juve Stabia restano aggrappati al sogno serie B dandosele di santa ragione, dimostrando di essersi meritati questi spareggi. Di Carmine prova a caricarsi sulle spalle l’intera squadra trovando in Bizzotto un nemico mai domo e pronto a combattere per ogni centimetro di campo, i trequartisti alle spalle di Pietribiasi svariano e danno i tormenti alla retroguardia campana che però riesce a reggere. Da un presunto fallo di Jidayi su Iocolano nasce la possibile palla del vantaggio stabiese: Bombagi trova Di Carmine che ha la sfortuna di sbagliare la mira per questione di centimetri (50’). La risposta dei padroni di casa non si fa attendere, l’invenzione di Nolè è vanificata dal pallonetto alzato troppo da uno stremato Pietribiasi (70’). L’equilibrio non sembra voler andare via, la botta di Di Carmine è toccata quel tanto che basta da Grandi che devia sulla traversa consegnando così Bassano e Juve Stabia ai supplementari. La stanchezza inizia a farsi sentire forse un po’ troppo, sbagliare significherebbe gettare al vento un’intera stagione ma il Bassano sembra voler provarci fino alla fine: Pisseri è strepitoso su Iocolano, poi è salvato dalla sua retroguardia sulla conclusione a botta sicura di Cenetti. Quando sembra poi che le squadre siano pronte a giocarsi il tutto per tutto ai rigori, Gomez vede annullarsi un gol per presunto fallo su Toninelli. Tra le proteste generali, l’incredulità dei quattrocento tifosi ospiti e la comprensibile gioia di quelli locali, scorrono gli ultimi minuti di una gara infinita che decide la semifinalista dagli undici metri. La lotteria dei rigori premia il Bassano Virtus, il capitano Iocolano va ad incorniciare la sua grande prestazione trasformando il rigore decisivo. Asta ferma la rincorsa di Savini, decisivo l’errore di Bombagi che aveva regalato il pari ai campani ma che tradisce dal dischetto.