"Gioca uno al Benevento", indizio debole

E' l'unica intercettazione che riguarda i giallorossi, avvenuta prima della gara con l'Ischia

Benevento.  

“Devi giocare duecento euro: ‘uno’ Santarcangelo, ‘over tre e mezzo’ di quella lì… e ‘uno’ Benevento”. E’ l’unica frase nelle intercettazioni che riconduca alla squadra giallorossa. E’ uno stralcio della conversazione tra l’ex calciatore Fabio Di Lauro, nativo di Paola in provincia di Cosenza, e Diego De Palma, imprenditore di Pago Veiano che opera a Savignano sul Rubicone in provincia di Forlì-Cesena. Sono due degli arrestati nell’ambito dell’operazione Dirty Soccer condotta dalla Dda di Catanzaro e la telefonata avviene alle 19,17 del 10 gennaio, praticamente la sera prima di Benevento-Ischia che si sarebbe giocata il giorno dopo alle 12,30. Il “consiglio” è quello di giocare su tre partite, mettendo la vittoria al Santarcangelo, la squadra di Agatino Cuttone, nella sfida casalinga con la Lucchese (terminata poi in parità 0-0), l’over tre e mezzo (ovvero più di tre gol segnati) per quella lì.. che altro non è che Torres-Pro Patria terminata 4-0 (dunque se tentativo di combine c’è stato è andato a buon fine) e infine l’uno, un po’ banale a dire il vero, di Benevento-Ischia, per la quale pure il più inesperto giocatore avrebbe valutato con la vittoria della squadra di Brini. D’altro canto era il momento in cui il Benevento non sbagliava nulla, reduce dalla vittoria di Castellammare. Solo un pazzo avrebbe potuto pronosticare un risultato diverso dalla vittoria giallorossa. Insomma, sembra il tentativo di aumentare il “moltiplicatore” dell’eventuale vincita dopo aver fatto due giocate “sicure” per altri motivi. C’è da dire che gli inquirenti non hanno messo nella lista delle partite sotto indagine né Benevento-Ischia, né Santarcancelo-Lucchese, che non sono neanche menzionate. La squadra romagnola è inquisita per altre partite.

f.s.