Supercoppa - La Salernitana liquida il Teramo all'Arechi

I granata trionfano 3-1. Decisive le reti di Gabionetta, Cristea e Lanzaro

Benevento.  

SALERNITANA 3

TERAMO            1

 

SALERNITANA (4-3-2-1): Russo 5; Grillo 6 (13’ st Bianchi 6), Lanzaro 7, Bocchetti 6,5, Franco 6; Bovo 7, Pestrin 7, Favasuli 6,5; Calil 5, Gabionetta 7,5 (34’ st Perrulli sv); Cristea 7 (45’ st Cappiello sv). A disp.: Gori, Penta, Tagliavacche, Dragonetti. All.: Menichini 6,5.

TERAMO (3-5-2): Narduzzo 6,5; Diakitè 5,5, Speranza 5,5, Perrotta 5; Brugaletta 5 (34’ st Di Paolantonio sv), Fiore 6,5, Amadio 5,5, Cenciarelli 5 (22’ st Petrella 6), Masullo 5 (14’ st Di Matteo 5,5); Donnarumma 6, Lapadula 5,5. A disp.: Tonti, Caidi, Scipioni, Bucchi. All.: Vivarini 5,5.

ARBITRO: Caso di Verona 5.

RETI: pt 1’ Gabionetta (S), 41’ Fiore (T); st 3’ Cristea (S), 18’ Lanzaro (S).

NOTE: spettatori 2.000 circa, 50 ospiti. Ammoniti: Bocchetti, Amodio. Angoli 4-3 per il Teramo. Recupero: pt 0’; st 4’. Al 36’ pt Narduzzo (T) para un rigore a Calil.

 

SALERNO. La Salernitana supera il Teramo con due gol di scarto e torna in corsa per la Supercoppa di Lega Pro, che si decide domenica in Abruzzo in occasione della sfida i padroni di casa e il Novara. Gara piacevole, con i padroni di casa che passano già al primo affondo: Gabionetta va in percussione, resiste a Speranza e Perrotta prima di lasciar partire un diagonale che supera l’incolpevole Narduzzo. Dopo 30 secondi all’ “Arechi” il Teramo è già sotto, e come se non bastasse al 3’ la squadra di Vivarini rischia di subire il colpo del ko: sugli sviluppi di un calcio d’angolo a favore nasce un contropiede, con il solito di Gabionetta pronto a colpire nuovamente prima di essere chiuso da Speranza al momento del tiro. Il capitano scuote i compagni che reagiscono su ribaltamento di fronte, con Russo costretto a rifugiarsi in angolo su un tiro da fuori area di Fiore. La gara si gioca su ritmi bassi, la pioggia non contribuisce allo spettacolo e il pallone scivoloso suggerisce agli interpreti di provarci anche dalla distanza. La Salernitana inaugura questa soluzione al 13’ con un sinistro da fuori di Calil (sul fondo), il Teramo replica al 18’ e al 23’ con due punizioni di Lapadula, il quale prima impegna Russo, poi non trova lo specchio della porta. I padroni di casa sembrano più abituati al gioco duro, soprattutto a centrocampo, e al 24’ è ancora una volta provvidenziale la diagonale difensiva di Speranza su Gabionetta dopo che quest’ultimo aveva saltato Perrotta e provato a servire il compagno Cristea. Il Teramo soffre in particolare a sinistra, e proprio su quella corsia nasce l’azione che potrebbe portare al raddoppio locale: al 35’ Gabionetta triangola con Calil e viene atterrato da Masullo, per l’arbitro è rigore anche se il fallo inizia da fuori area. Narduzzo compie il miracolo ed ipnotizza Calil, che sulla respinta del portiere conclude alto. La Salernitana non si abbatte e al 38’ ha una nuova occasione: Pestrin lancia Gabionetta che sfugge ancora a Perrotta e prova a beffare Narduzzo in uscita con un pallonetto. Nel calcio chi sbaglia troppo paga, e il Teramo presenta il conto al 41’ quando pareggia con Fiore: Masullo si fa perdonare crossando un pallone da sinistra che la difesa non riesce a rinviare, il centrocampista controlla la sfera al limite e lascia partire un sinistro sul quale Russo non è impeccabile. Ad inizio ripresa il Teramo subisce un altro gol dopo appena 3’: Bovo recupera palla a centrocampo e lancia Cristea, il quale marcato da Brugaletta riesce a calciare un pallone che assume una strana traiettoria ingannando Narduzzo. La risposta del Teramo arriva prima al 7’ con un tiro da fuori di Lapadula neutralizzato da Russo in due tempi, poi al 12’ con un’azione lungo l’asse Lapadula-Cenciarelli-Masullo non finalizzata dall’esterno che viene sostituito da Di Matteo. La partita è viva, e il Teramo prima sfiora il pari al 16’ con Donnarumma, che servito da Amodio lascia partire un gran destro da fuori, poi subisce il terzo gol al 18’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo dell’ex Favasuli (procurato da una deviazione di Narduzzo su tiro in area di Calil) sul quale Lanzaro insacca di testa colpendo al capo Perrotta, costretto ad uscire per medicarsi. E con il difensore a bordo campo la Salernitana sfiora il poker con Bovo, che servito da Gabionetta colpisce la traversa con un tocco sotto. E’ l’ultima occasione di un incontro che i padroni di casa controllano fino alla fine.