"Penso sia necessario fare una premessa. Voglio chiarire che la scelta di parlare senza una conferenza stampa non è una mancanza di rispetto verso i giornalisti di Benevento, ma è una scelta che annunciai già tempo fa quando dissi che in presenza di un argomento importante avrei preferito parlare direttamente con la gente". Così Oreste Vigorito ha esordito nel suo intervento a Ottochannel 696 per poi affacciarsi ad un'analisi approfondita su quello che potrebbe essere il futuro scenario del club di Via Santa Colomba.
Ciclo concluso - "Non ho cambiato idea in merito alla mia decisione. Il ciclo calcistico della mia famiglia si è concluso con il novantesimo minuto di Benevento-Como. E non dico a caso il novantesimo, perchè tutti sappiamo che dopo il novantesimo c'è stata una contestazione. Diciamo che la contestazione ha aperto una porta alla decisione, ma non è stata questa a farmi rinunciare. Abbiamo pianto insieme e sorriso insieme. Da parte nostra, come socieàt, abbiamo dato ciò che potevamo e non riteniamo di avere più nel dna quella spinta. Il calcio nel tempo è diventato un vero e proprio impegno e non più un divertimento".
Il futuro - "Sul futuro del Benevento Calcio bisogna essere chiari perchè ho paura che qualcuno possa strumentalizzare le mie azioni, ma io desidero e voglio che il club abbia un futuro luminoso e migliore rispetto a quanto espresso dalla mia gestione. Vorrei che si partisse dallo zoccolo duro di questa società, ma il Benevento Calcio come tutte le società è una cosa seria e non può organizzarsi in un bar davanti a qualche birra. L'iscrizione alla Lega Pro può essere effettuata solo dal legale rappresentante del Benevento Calcio Spa che ad oggi è Oreste Vigorito. Per iscrivere la squadra è necessario prima che si acquisiscano le azioni del Benevento Calcio. Queste azioni sono da me messe a dispozizione di persone ritenute competenti e affidabili. Bisogna comprare la società che ho messo in vendita a valore zero, tenendo conto che la società ha un valore versato di due milioni di euro, per cui il suo valore nominale ammonta a tanto. E' importante sapere che l'acquisizione della società porta anche alla responsabilità sui debiti. Io lascio la proprietà priva di debiti, ma dal primo luglio scatterà la nuova gestione e chiunque acquisirà la società dovrà farne fronte. Nel caso in cui chi acquisisce la società non dovesse rispettare i vari obblighi ne risponderei io per legge, ed è per questa ragione sono alla ricerca di un imprenditore serio. Abbiamo avuto richieste di informazioni di documenti da soggetti che i miei avvocati hanno ritenuto non idonei. E' fondamentale la scelta dell'acquirente, per cui vorremmo parlare direttamente con i soggetti interessati e non con intermediari, a meno che chi viene non abbia un mandato speciale o una procura. Ma se devo consegnare qualcosa di tanto prezioso a degli intermediari ci penso su più di una volta".
Benevento bene prezioso - "Questo scandalo ci dice che dobbiamo stare molto attenti sulla valutazione delle persone a cui cedere il club. Voglio essere convinto di conoscere i miei interlocutori prima di cederlo. Chiarisco inoltre che se ho dato le dimissioni non vuol dire che voglio veder morire il Benevento. Tutto ciò a cui c'è da adempiere rispetto alla scorsa stagione sarà fatto dall'attuale Benevento Calcio, ma nulla sarà fatto per la prossima stagione. Vorrei chiarire che l'unico che può iscrivere la squadra al prossimo campionato è il suo legale rappresentante. E spero di conoscere il futuro legale rappresentante al più presto. Nessuno deve pensare che io possa affidare una creatura che ritengo così preziosa a chiunque. Voglio chiarire ancora una volta che chiunque voglia iscrivere la squadra deve prima acquistare la società".
Eredità - "A Benevento sono stato accolto con grande affetto ed entusiasmo. C'è chi dice che ho parlato troppo, ma mi sono sempre sentito un tifoso tra gli altri che dava il suo contributo. Una persona che aveva e che avrà passione per la città. Ero felice di passeggiare per il corso e incontrare i tifosi. Non ho vinto il campionato. Sarebbe facile dire oggi che non l'ho vinto a causa di illeciti sportivi. Mi sia consentito dire che abbiamo vinto lo scudetto di società più corretta e pulita della Lega Pro. Sono arrivati inviti da parte di tifosi di altri club ad andare ad investire da loro, ma tutto questo fa molto meno male degli insulti e delle minacce. Io ho fatto un passo indietro. Mi auguro che questo serva ad un ritorno alle condizioni per fare bene calcio e che qualcuno raccolga l'eredità di nove anni in cui qualche buon risultato è stato raggiunto. Io non resterò nel calcio, non farò calcio da nessun'altra parte, ma indietro non torno. Spero che tra le tante persone che amano il Benevento ci sia qualcuno in grado di raccogliere il mio testimone. Mi auguro che ci sia qualcuno in grado di portare al traguardo il Benevento Calcio".