Il cerchio si chiude, il Como è in B

Promossa la squadra che neanche avrebbe dovuto qualificarsi a questi play off

Benevento.  

Il cerchio si chiude così come s’era aperto. Un cerchio disegnato nelle stelle, che avevano deciso di baciare una squadra dal passato glorioso, ma dal presente tutt’altro che brillante. Il Como va in B e non è uno scherzo. La squadra promossa ai play off è quella che non avrebbe dovuto parteciparvi, quella che dovrebbe fare innanzitutto un monumento all’Alessandria, che all’ultima di campionato con la qualificazione a portata di mano si fece bloccare da un Venezia che conquistò il pareggio più inutile della sua stagione e lasciò strada ai lariani. Questo è il calcio. Quel giorno il compasso della sorte ha iniziato a disegnare un cerchio che ha fatto il suo primo giro a Benevento e che si è chiuso solo oggi con la promozione in serie B. Nell’atto finale i ragazzi di Sabatini si sono ritrovati di fronte una squadra che portava gli stessi colori di quella sannita e lo stesso arbitro che diresse al Ciro Vigorito. Piccoli segnali di quel destino che aveva già deciso ogni cosa, come quel palo colpito da Nolè che finirà nella collezione fortunata dei lariani in questi play off. Va in B una buona squadra, non la migliore, certo quella maggiormente baciata dalla sorte. Ci ricorda la Danimarca che vinse gli Europei del  ’92. Era stata eliminata nei gironi, ma fu ripescata al posto della Jugoslavia esclusa per via della guerra nei Balcani. I danesi, come i comaschi, si presero tutta la posta in gioco, nonostante fossero gli ultimi invitati a quella manifestazione. E’ il bello del calcio. A Como ora credono anche alle favole.

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