Como, per la B basta lo zero a zero a Bassano

Palo di Nolè, ma i lariani non tremano mai. Pareggio giusto sotto una pioggia torrenziale

Benevento.  

 

BASSANO VIRTUS        0

COMO                                 0

BASSANO VIRTUS (4-2-3-1): Grandi 6.5; Toninelli 6, Priola 6, Bizzotto, Semenzato 5 (19’ st Cattaneo); Proietti 6 (12’ st Cenetti 6), Davì 6; Furlan 5.5, Nolè 5 (39’ st Cortesi sv), Iocolano 5.5; Pietribiasi 6. A disp.: Scaranto, Stevanin, Zanella, Casarini. All.: Asta 6.

COMO (3-5-2): Crispino 6; Ambrosini 6, Giosa 6.5, Cassetti 6; Marconi 6.5, Castiglia 6(38’ st Ardito sv), Fietta 7, Casoli 6, Fautario 6.5; Le Noci 6 (45’ st Rolando sv), Ganz 6 (25’ st Defendi sv). A disp.: Falcone, Lebran, Rinaldi, Maritato. All.: Sabatini 6.5.

ARBITRO: Martinelli di Roma 2

NOTE. Spettatori 2500 circa. Ammoniti: Iocolano, Ambrosini, Castiglia, Davì, Fautario. Recupero: pt 2’, st 4’.

È il Como l’ultima squadra a staccare un pass per la prossima Serie B. Dopo una stagione lunghissima ed una serie play off entusiasmante, i ragazzi di Sabatini concludono nel migliore dei modi l’annata. L’ultimo atto ha premiato ancora una volta il Como che, nonostante non sia riuscito a vincere, ha fatto leva sul risultato dell’andata per tornare in serie B dopo undici anni dall’ultima volta. Undici anni di sofferenza, “occupati” da un’altra retrocessione e da un fallimento che l’aveva costretto a ripartire dai dilettanti. Al Bassano Virtus non è riuscita l’impresa per regalarsi una promozione storica ma l’incredibile cavalcata terminata a pochi passi dal sogno dev’essere il punto di partenza dal quale ripartire l’anno prossimo. Serviva vincere con due gol di scarto per portare la gara ai supplementari alla squadra di Asta, che parte col piede sull’acceleratore ma trova nell’organizzazione del Como un difficile nemico da superare. Le corsie esterne, punto di forza dei padroni di casa, non sembrano funzionare come dovrebbero e così le tante palle giocate per vie centrali diventano di facile lettura per il trio difensivo ospite che sembra soffrire raramente. Col passare dei minuti la tensione inizia a farsi sentire ed i calci sostituiscono per un po’ il calcio. Tanti fischi ed interruzioni che, sommate alle pessime condizioni del campo, non regalano particolari emozioni. Eppure, proprio in chiusura di primo tempo, Le Noci potrebbe portare il Como all’intervallo con mezza promozione in tasca, ma Bizzotto è strepitoso nel lasciare acceso il lumicino della speranza per il Bassano. Ma mentre nel Como continua a funzionare tutto alla perfezione, iniziano a sembrare un po’ troppo scariche le pile del Bassano che non riesce a dare la sensazione di poter riaprire il tutto. Asta prova la carta della disperazione, passa al 3-4-1-2 e Nolè per poco non “premia” la scelta del suo tecnico: tra lui ed il gol che rimetterebbe tutto in discussione c’è un legno di troppo a salvare Crispino (68’) e, soli sessanta secondi più tardi, manca l’appuntamento con lo specchio della porta da posizione favorevolissima. Episodi decisivi (per il Como ovviamente) che non servono a cambiare la storia di una finale promozione decisa con largo anticipo dal match di andata. La voglia, le idee e la determinazione con la quale il Bassano attacca a testa bassa non risultano necessarie per smantellare il Como e la sua incredibile stagione. Gli sfavori del pronostico che avevano accompagnato il Como non hanno però mai intimorito i lariani: dopo Benevento e Matera anche i bassanesi sono costretti ad arrendersi. Mai una battuta d’arresto nei play off a “sporcare” un cammino quasi perfetto, che trova nella serie B il punto d’arrivo di una stagione strepitosa che torna a far sognare un’intera città ed un gruppo che non ha mai mollato.