Gigi Corino al Mancini Park: "Qui per il mio amico Auteri"

"E' la persona giusta per il Benevento. Speriamo che vada tutto bene"

Benevento.  

Nel ritiro del Benevento Calcio è un po’ come in una caserma: la domenica puoi aspettarti la cosiddetta “visita parenti”. Così c’è il tifoso telesino che lavora nella capitale che accompagna il piccolo Antonino che va a caccia di foto ricordo e qualche autografo. Antonino, che non ha neanche dieci anni, è tifosissimo di Marotta e una foto con lui vale quanto avere la sua maglia. Ma sulle tribunette del campo principale del Mancini Park Hotel c’è anche un volto noto agli sportivi beneventani, quello di Gigi Corino, che abita sull'Appia a cinque-sei chilometri dall’impianto dove si allena il Benevento. L’occasione era troppo allettante: “Be’ sì, sono venuto a respirare un po’ di aria di casa mia. Sto bene a Roma, mi ci sono ormai trasferito da tempo, ma la nostalgia della tua città non ti lascia mai”. E poi Gigi conosce lo staff tecnico del nuovo Benevento: “Con Tano (Auteri) ho giocato insieme a Genova nella squadra rossoblu, stagione 85/86. Eravamo due giovanotti. Credo che lui sia l’allenatore giusto per il Benevento, l’ha cercato tante volte e questa può essere davvero la volta giusta”. Guarda con attenzione i metodi di lavoro del collega siracusano: “Ai miei tempi c’era Guerini che ci faceva lavorare tanto, ma oggi è tutta un’altra cosa. I metodi di lavoro di oggi sono scientifici e nulla è lasciato al caso”. Un pomeriggio di grande rilassatezza, rabbuiato dall’arrivo della notizia della scomparsa di Gigi Marulla, bandiera del Cosenza, suo compagno di squadra una ventina di anni fa: “E dire che aveva smesso persino di fumare. Come è strana la vita”. Il pomeriggio è finito, il saluto cordiale con Gaetano Auteri e con Giuseppe Alberga. Il portiere barese ha condiviso con il beneventano una delle sue ultime esperienze al Messina: erano entrambi in campo quel giorno della vittoria della squadra di Dellisanti sui peloritani. Ricordi un po’ così, ormai sbiaditi dal tempo. Una stretta di mano e la promessa che ci si rivede nei prossimi giorni.

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