D'Agostino: "Mai stato in un gruppo così unito"

Il centrocampista giallorosso ospite ad Ottogol: "I nostri tifosi ci danno serenità"

Benevento.  

Ospite della trasmissione Ottogol andata in onda ieri sera su Ottochannel 696 (e disponibile in streaming nella sezione video di Beneventofree) Gaetano D'Agostino ha fatto il punto della situazione sul suo momento e su quello della squadra. Questi alcuni stralci delle sue dichiarazioni. 

 

Campionato difficile - "E' un campionato duro. Rispetto all'Interregionale anche fuori casa si cerca di giocare a calcio a ritmi anche abbastanza alti. Abbiamo una squadra esperta e che sa quello che vuole. Certo, ogni domenica è una partita a sè, ma abbiamo la giusta esperienza. Quando le piccole giocano con squadre di blasone danno sempre il massimo. Il Benevento e la Salernitana sono squadre che motivano gli avversari, che danno più stimoli".

 

Benevento da record?  - "I cavalli di razza si vedono alla fine. Il nostro obiettivo è fare sempre meglio. Chi è primo ha responsabilità maggiori. Sono contentissimo di essere in una piazza in cui c'è un progetto solido. Mi è bastato parlare due volte con il presidente, la seconda c'era mia moglie e in quella serata mi ha dato una grande impressione di concretezza. Sto vivendo ogni giorno questa città e sono ogni giorno più contento della scelta che ho fatto".

 

Bel gioco - "Quando si fanno risultati è più facile trovarlo. In Italia sono un po' di anni che non lo vedo. In Europa quando si gioca con squadre blasonate il gioco è più aperto perchè le piccole sanno che un real Madrid o un Barcellona prima o poi un gol lo fanno. Qui invece scardinare difese è difficile. Per fare bel gioco bisogna che ci sia anche un'apertura a giocarsi la partita da parte degli avversari. I ritmi si abbassano perchè loro stanno sempre chiusi. ".

 

Spirito di gruppo - "Quando una squadra si trova due ore prima al campo vuol dire che insieme si sta bene. Lo spogliatoio credo che sia fondamentale e che sia alla base di tutto. Grandi squadre fatte di grandi giocatori se non sono coese anche fuori dal campo alla minima delusione possono farsi del male".

 

Club sano - "Non è facile far parte di questo gruppo. Chi viene qui deve considerare due cose: la prima è non scavalcare i compagni e la seconda è che siamo forti insieme, che ci confrontiamo l'uno con l'altro. Il mio nome poteva destare perplessità per quel che riguardava l'impatto mediatico, e ringrazio i ragazzi per non avermelo fatto avvertire. Ho girato tante squadre ma un gruppo così coeso non l'ho mai trovato, sono sincero. Tutto questo parte da una società sana. Mi hanno insegnato che il pesce puzza dalla testa, ma se la testa profuma fa profumare anche tutto il resto".

 

Tifosi -  "Anche loro fanno parte del progetto. Ci fanno lavorare tranquilli, abbiamo la consapevolezza che apprezzano la nostra serietà anche se giochiamo male. E' un ambiente davvero sereno".


Condizioni fisiche - "Ho subito una ginocchiata da Ingretolli contro l'Ischia e ho riportato un versamento che deve ancora prosciugarsi del tutto ma sabato ho stretto i denti. A Catanzaro ad esempio ho sofferto di più a stare fuori che a dare un contributo dall'interno".

 

Trasferta a Foggia - "Ci aspettiamo l'ambiente trovato a Castellammare. Ci piace giocare in uno stadio gremito e sentiremo soprattutto il calore dei nostri tifosi". Poi la battuta: "Faccio un appello ai tifosi di Benevento che tifano Milan. In questo momento meglio venire a vedere noi, vi divertite di più...".