Mercato, a Casertana e Ischia l'oscar dei movimenti

Benevento terzo, mentre la Juve Stabia ha cambiato pochissimo

Benevento.  

A mercato chiuso si fanno bilanci, non legati soltanto al rafforzamento, ma anche a dati e curiosità. Per quanto riguarda il numero dei movimenti l'oscar va sicuramente alla Casertana. La società del presidente Pasquale Corvino ha effettuato ben ventinove operazioni di cui quindici in uscita e quattordici in entrata. Insomma, una sorta di stazione, come si dice in gergo con una mezza rivoluzione della rosa legata anche al cambio dei programmi. Singolare che tra i partenti ben cinque hanno preso la strada di Benevento (Bianco, Cissè, Marano, Mattera e Cruciani). Insomma i tifosi dei falchetti dovranno affezionarsi ad una squadra semi-nuova. Tra le formazioni campane di Lega Pro al secondo posto troviamo l'Ischia della cordata napoletana guidata dall'industriale Rapullino con ventisei operazioni. Quattordici sul binario degli arrivi e dodici in uscita tra rescissioni, fine contratto o trasferimenti. A ruota troviamo il Benevento, a quota ventitrè con tredici arrivi alla corte di don Gaetano Auteri e dieci partenze. Il Benevento ha ringiovanito i ranghi ricorrendo anche a prestiti da club di massima serie. In pratica sono partiti quegli elementi che vavevano concluso il loro ciclo rimpiazzati in alcuni casi da elementi di gradimento del tecnico per portare avanti un progetto che è biennale. La Paganese ha effettuato ventidue operazioni, una sorta di record se si pensa che sono state concentrate quasi tutte nelle ultime due settimane a causa delle note vicende societarie che avevano bloccato ogni tipo di movimento ed attività. Otto i calciatori che hanno lasciato gli azzurrostellati, quattordici gli arrivi con quattro o cinque elementi di esperienza e per il resto quasi tutti giovani arrivati con la formula del prestito ed in cerca di consacrazione. L'esigenza di rifondare a causa di partenze obbligate ma anche di dare un occhio al bilancio ed al budget. Infine, "fanalino di coda" è la Juve Stabia che ha cambiato pochissimo. Otto i nuovi arrivi e sette le partenze con quelle dolorose di Di Carmine, La Camera, Jiday e Pisseri. Il patron Manniello ha scelto la strada della continuità e spera nella conferma del rendimento della passata stagione con la valorizzazione di altri elementi come nel caso di Migliorini anche se a causa di un mercato strano e della richiesta di unmilione di euro è rimasto in gialloblu, almeno momentaneamente.

Antonio Martone