Clemente: "Quel 4 a 3 col Foggia non è irripetibile"

"Partita meravigliosa, si creò una sinergia col pubblico che ci spinse alla vittoria"

Benevento.  

Primo maggio 2011, al “Ciro Vigorito” va in scena una partita che scrive un pezzo di storia della strega. Il Benevento batte 4 a 3 il Foggia di Zeman, di Insigne, di Sau, di Farias in una contesa epica che meriterebbe una targa ricordo come quella dell’Azteca a Città del Messico che nei mondiali del ‘70 immortalò l’irripetibile sfida tra Italia e Germania, finita per incredibile assonanza con lo stesso risultato. Quella partita di quattro anni fa la ricorda Giampiero Clemente, oggi responsabile del settore giovanile di Benevento e Casertana, che quel giorno fu protagonista alla sua maniera insieme ad un gruppo di compagni che avrebbe meritato di coronare il sogno della promozione: “Nel primo tempo prendemmo una bambola esagerata, sbucavano da tutte le parti. Ci fecero due gol con Sau e Farias, ma riuscimmo ad accorciare le distanze prima della chiusura del tempo con un mio rigore. In avvio di ripresa Farias ci segnò il 3 a 1 e forse fu proprio in quel momento che capimmo che quella sfida non l’avremmo persa”. Sul 3 a 1 per i satanelli iniziò la fantastica rimonta giallorossa: “Ci fu come una magia, non c’erano ventimila persone, ma quei quattromila ci spinsero al gol in una bolgia infernale. Segnammo il 2 a 3 con Evacuo e quasi contemporaneamente perdemmo Siniscalchi per un’assurda espulsione. Eppure continuammo a cercare la vittoria, convinti di poterla centrare”. E la vittoria arrivò: “Prima D’Anna mise dentro dopo un mio tiro ribattuto, poi riuscii a lanciare alla perfezione Evacuo per il 4 a 3 definitivo. Una partita meravigliosa”. Forse anche irripetibile… “Mai dire mai, mi auguro che si possa ripetere già domenica, perché no?”.

f.s.

 

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