Mezzaroma:"Pubblico decisivo. Eusepi? Mi tengo Calil e Nalini"

Intervista del presidente granata al Corriere dello Sport:"Il derby sarà uno spot per la Campania"

Benevento.  
Sabato sarà al suo posto, all’Arechi, come ha sempre fatto nei momenti importanti di questa esperienza calcistica. Marco Mezzaroma è un personaggio schivo, riservato, ma molto amato a Salerno. Perché è deciso, garbato ed interpreta il calcio senza isterismi, anzi con le sue idee ha spesso avvicinato le famiglie ed i giovani allo stadio.
 
Mezzaroma, quanto vale questo derby col Benevento?
 
Tantissimo, ma non sarà decisivo perché poi mancheranno altre dieci gare. Diciamo, un punto di svolta“.
 
Ma è meglio inseguire o essere inseguiti in questa fase della stagione?
 
Entrambe le squadre vogliono vincere il campionato, questo è ormai chiaro. Poi dipende dalla condizione psicologica: di solito chi erode il vantaggio altrui ha una marcia in più, ma deve saper gestire il primato“.
 
Due club campani in vetta al girone C della Lega Pro. Cosa vuol dire?
 
E’ davvero una bella cosa e lo dico da non campano. Questa regione, come altre del resto, ha tanti problemi, ma anche tante eccellenze che andrebbero valorizzate. Il girone meridionale è per tutti quello più competitivo della Lega Pro: avere due squadre campane in testa è uno spot per l’intera regione. Sabato all’Arechi ci sarà un pubblico che alcuni club di serie A possono solo sognarsi“.
 
A proposito, la prevendita sta facendo registrare numeri già da record. Secondo lei quanti spettatori ci saranno sabato all’Arechi?
 
Potrebbero essere in ventimila e sarebbe davvero tanta roba in termini di immagine per la Campania ed il calcio di Lega Pro“.
 
Ma lei, sempre così pacato, come vive la settimana che precede questo derby?
 
Indubbiamente c’è grande attesa anche da parte mia. Sono emozionato perché questo entusiasmo che si è ricreato in città mi ripaga di tutto: degli investimenti fatti e di quegli aspetti del calcio che non condivido. Se penso a quando in campo andava il Salerno Calcio con la maglia del Barcellona, mi sembra di parlare della preistoria. Siamo orgogliosi, dalla D in avanti, di aver fatto rinascere l’orgoglio dei tifosi, che di fatto era solo sopito. Ora c’è una profonda condivisione tra la squadra e la città“.
 
Se potesse, quale calciatore toglierebbe al Benevento?
 
Col massimo rispetto per il club giallorosso, non so neppure quali siano i calciatori del Benevento. Penso ai nostri, che per noi sono i più forti del mondo. Bisogna rispettare l’avversario ma essere soprattutto consapevoli della propria forza”.
 
Se le dico Eusepi?
 
Mi tengo Calil, Mendicino, Nalini e Gabionetta“.
 
Gabionetta, però, non ha ancora ingranato.
 
Magari il match di sabato potrebbe costituire una svolta anche per lui. Mi sembra che Gabionetta abbia bisogno di sentire la fiducia dell’ambiente per rendere al massimo. Deve essere un po’ coccolato, tutto qui“.
 
L’obiettivo della Salernitana?
 
E’ sempre quello: la serie B. Ormai abbiamo raggiunto uno standard che ci permette di guardare concretamente a questo obiettivo“.
 
Cosa ha dato Menichini alla squadra granata?
 
Salerno è una piazza difficile per gli allenatori. Non ricordo, tranne qualche eccezione, tecnici che non siano stati sottoposti al severo giudizio della critica e dell’ambiente. Eppure non vedo il Barcellona o il Real Madrid in Lega Pro, il bel gioco è raro. Forse Menichini non ha sentito quella fiducia che si aspettava e che invece merita”.
 
Chi deciderà la partita di sabato?
 
Non è una frase fatta, ma lo penso davvero: il pubblico. Se arriveranno quindicimila o addirittura ventimila spettatori, trovarsi di fronte a quel muro di gente potrebbe far tremare le gambe a qualcuno“.
 
Corriere dello Sport