27 ottobre 1974. La matricola Benevento guidata da Piero Santin si apprestava a giocare la prima stagione in serie C tra l'entusiasmo della gente. In quella giornata era in programma un derby che mancava da ben dodici anni: quello contro la Salernitana. I giallorossi scesero in campo al Vestuti con la voglia di vincere e dopo soli due minuti di gioco passarono in vantaggio con Zica. A coronare la festa fu anche l'estremo difensore Salvatici che parò un calcio di rigore all'esperto Capone. Di quell'esaltante giornata, Alfredo Zica, ricorda tutto: “Sono passati molti anni ma il ricordo è ancora molto vivido. La Salernitana era stata costruita per stravincere il campionato e noi andammo al Vestuti con l'etichetta di matricola. Vincemmo grazie a un mio gol e fu una gioia indescrivibile. Purtroppo a fine partita ci furono degli incidenti, ma è inutile dire che provammo tutti una grossa emozione”. Sabato si ripresenterà il derby tra giallorossi e granata, ma questa volta in palio c'è molto di più che la semplice vittoria: “Sono del parere che il Benevento a livello di organico è superiore alla Salernitana, anche se a volte ha dei cali di tensione inspiegabili come accaduto nelle recenti partite. Alla truppa di Menichini mancheranno due calciatori molto importanti come Pestrin e Trevisan e, secondo me, peseranno molto queste assenze. I giallorossi dovranno scendere in campo con la voglia di vincere, altrimenti andranno a soccombere. Un successo vorrebbe dire tanto, soprattutto perché Salerno è una piazza particolare che va subito in tilt. Ogni sconfitta in uno scontro diretto lascia il segno”.
Ivan Calabrese
