Il profilo è individuato, non dovrebbero più esserci dubbi sulle scelte del Benevento. Tra la società giallorossa e Marco Baroni c’è feeling, si sono guardati negli occhi e si sono piaciuti. Manca la firma sul contratto, ma a voce si sono detti tutto. Il tecnico fiorentino ha spulciato l’organico insieme al diesse Di Somma: ha voluto rendersi conto di quello che c’è a disposizione e scegliere senza sbagliare chi può fare al suo caso nel campionato di B. Il Benevento punta su un profilo di grande serietà, un allenatore per così dire “stile Juventus”, visto che proprio alla corte della vecchia signora ha trascorso un paio di stagioni intense alla guida della Primavera, conquistando un “Viareggio” e una Coppa Italia. Proprio dopo l’esperienza proficua nelle giovanili della squadra bianconera, il tecnico fiorentino ha iniziato la sua carriera in serie B. Prima al Lanciano ottenendo un lusinghiero decimo posto a ridosso della zona play off, poi a Pescara, in una società più ambiziosa, che stava conducendo ai play off, prima di essere costretto a lasciare la panchina ad Oddo. Nella squadra abruzzese giocava anche il beneventano Alessandro Bruno che lo ricorda così: “E’ un allenatore meticoloso e preparato, non lascia nulla al caso”. Infine, ed è storia dello scorso campionato, nelle file del Novara dove c’era Felice Evacuo, con cui è arrivato a giocarsi la serie A, eliminato ai play off proprio dalla sua ex squadra, il Pescara che sarebbe poi salita nella massima serie. Come giocatore, da atletico difensore centrale, ha legato il suo nome, tra le altre cose, al secondo scudetto del Napoli: storico il suo gol di testa alla Lazio il 29 aprile del 1990 che valse la vittoria matematica di quel campionato per gli azzurri. Un particolare curioso per i tifosi più accaniti della strega: quel giorno al vecchio Santa Colomba si giocava Benevento-Solofra con appena 68 spettatori sugli spalti. Un “cult” per i tifosi legati alle curiosità. Se Baroni, come sembra sarà il nuovo allenatore del Benevento, avrà la possibilità di vedere ben altro pubblico sugli spalti del “Vigorito” nel suo primo e storico anno di serie B.
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