Nuovo Benevento: a che punto è?

Giudizi condizionati dai carichi di lavoro: bene difesa e attacco, centrocampo da rivedere

Benevento.  

Primi gol dell’attacco, primi acuti dei punteros giallorossi. Fabio Ceravolo rompe il ghiaccio e ne segna due ai dilettanti del Fiumicino, poi arriva anche il gol di Fabio Melara e quello di un Lopez, tignoso e sempre determinato. Baroni dice che in questo momento conta più il minutaggio che l’aspetto tattico. Però abbandona il 4-2-3-1 della prima uscita e si affida esclusivamente al 4-3-1-2. Un modulo che utilizza molto gli esterni difensivi, meno quelli offensivi. Trovare pregi o difetti al gioco attuale del Benevento non è semplice, lo stesso allenatore ha detto che con i carichi di lavoro di questi giorni non è facile dare un giudizio tecnico-tattico. Eppure qualcosa è parsa evidente e lo ha sottolineato anche il tecnico fiorentino: “Nella gestione della palla eravamo troppo stretti con le mezze ali”. E’ parso evidente nel primo tempo che Chibsah giocasse troppo “addosso” a De Falco e si allargasse poco sulla destra come prevedeva il disegno tattico. Così come Del Pinto a sinistra è parso spesso avulso dal gioco, in una posizione evidentemente che non è quella ideale per lui. A Baroni non ha convinto neanche il lavoro sulle pressioni senza palla: troppa confusione in mezzo al campo, dove evidentemente tutti devono ritagliarsi ancora il proprio spazio. Nella ripresa ha apprezzato l’esperimento di Melara terzo centrocampista di destra. Il giocatore di Santa Marinella ha fatto più o meno le stesse cose che faceva da esterno nel 3-4-3 di Auteri e non ha accusato alcun problema nel cambio di ruolo.

Difesa. Venuti a destra è senz’altro preferibile alla sua versione mancina vista contro il Messina. Al centro ha spadroneggiato come sempre Fabio Lucioni, che continua ad essere l’anima di questa squadra, oltre che il giocatore più completo ed affidabile. Al suo fianco Padella che ha lasciato il posto a metà ripresa a Camporese, entrambi poco impegnati dagli attaccanti romani. Sulla fascia mancina si sono passati la staffetta nei due tempi Pezzi e Lopez, evidentemente stanchi e carichi di lavoro. L’uruguaiano ha comunque segnato anche il suo primo gol in maglia giallorossa.

Attacco. La preparazione è quella che è per tutti. La stanchezza la fa da padrona. Ma se sai giocare al calcio si vede, eccome. E’ il caso di Fabio Ceravolo, che nonostante i carichi di lavoro ha offerto tante buone giocate (due gol, un assist e un rigore procurato che solo l’arbitro non ha visto). Questa volta si è inserito meglio anche Puscas, ancora a sprazzi Falco.

Infortunati. La schiera non è di poco conto. Cissè, Perucchini, Campagnacci. Per il centravanti guineano servirà del tempo, l’ala di Spello ha accusato uno dei suoi ricorrenti malanni muscolari.

frasan