Bari-Benevento, le pagelle della "Scugnizzeria"

Zero a Stellone, dieci ai beneventani

Benevento.  

ZERO: A Stellone… Aveva detto che il Benevento era imbattuto perché ancora non aveva incontrato loro… Stellò… un –due- tre - Stell..one? Nooooo uno due tre e quattro e tanti saluti. Nun sputà nciel che nfaccia t torna

UNO: A Pecchia che ha dichiarato che i rigori sono episodi di cui tener conto nell’arco di una gara e che anche loro a Benevento erano stati puniti da un episodio. Caro Fabietto, c’è però una piccola differenza fra ricevere due regali con tanto di pacchetto e nastro rosso ed un’espulsione sacrosanta che di regalo ha poco o nulla… Forse al professorino laureato brucia aver perso con una provincialotta… Attaccat’ o tram

DUE: Agli “esperti” di tv radio e giornali che prima del match ci davano per spacciati al cospetto dello squadrone che tremare il modo fa… Eppure proprio loro dicevano che… la palla è rotonda, nel calcio tutto può succedere… Cos’é? Sabato sta regola non valeva più?? E poi rimangiarsi tutto al 91esimo?? Ridicoli

TRE: Ai previsori contabili… quelli che annunciavano almeno 26.000 spettatori biancorossi salvo poi scoprire che i baresi allo stadio si sono recati in circa 18/19000 unità… Insomma… 7000 persone in meno sono per molte realtà anche di serie B più che un intero stadio. Accattat’v na calcolatrice….

QUATTRO: Ai condomini della mia palazzina. Sapete che tifo Benevento…V’eggiu fatt na capa tanta… Mò per quattro strilli che do’ di sabato pomeriggio avit chiamà l’amministrator???? … Nordici….

CINQUE:    A Venuti. Palla? Piede? Mah… Forse si forse no, ma un intervento così in area di rigore dobbiamo capire se è da pazzo  incosciente o da deciso razionale e sicuro di sè. Di sicuro ci ha fatto rischiare l’infarto a tutti anche se il ragazzo è uno convinto dei propri mezzi… Per la serie… lo scopriremo solo vivendo

SEI: A Ceravolo. Doveva rompere il ghiaccio. L’ha fatto con una bordata centrale senza troppi pensieri. In fondo in quel momento aveva tutto da perdere e nulla da guadagnare. Quando sei a tu per tu col portiere diventa una sfida personale prima che di squadra. In quel minuto prima della battuta ti passano mille e uno pensieri per la testa. Forse chiudere gli occhi e tirare una cagliosa  in alcuni frangenti è decisamente la soluzione migliore… ”Nino non aver paura di tirare un calcio di rigore…”

SETTE: A Baroni. E non per la sagacia tecnica dimostrata a partita in corso ma perché a fine partita s’è fatt pur na risatella… ed ha dichiarato che lui e la Società conoscono bene gli obiettivi che si sono imposti ad inizio anno…..E’ asciut pazz o padron

OTTO: All’accoppiata Cragno – Chibsah. Due dighe, due muri, due montagne invalicabili… Il primo pronto a chiudere ogni varco con interventi efficaci, il secondo a sbarrare col fisico e con la forza  la strada a chiunque passasse nei dintorni del centrocampo. Da sabato a Bari è bandita la canzone The Wall dei Pink Floyd….Everest

NOVE: Ai 4800 infarti sfiorati dai 1200 sostenitori della strega giunti a Bari in occasione dei quattro gol. Vincere è bello, ma stravincere è meraviglioso. Onore a chi c’era, a chi voleva esserci ed a chi c’è stato comunque anche solo col pensiero e con il tifo via cavo o via radio…. Non sarà mai un'emozione da poco

DIECI. A noi. Tutti. Indistintamente.  Provincialotti, matricola, senza storia, beneventini, quelli che non vincono mai, la macchietta della Lega Pro. Ci è stato detto di tutto e di più. Sabato in un colpo solo tutto è stato spazzato via; il sole giallo in cielo ed il rosso accesso nel petto di ogni sannita hanno dipinto un evento storico che si tramanderà alle future generazioni. E finalmente potremo raccontare di un altro Benevento –Bari e non solo più di quello delle mazzate di 40 anni fa. Sembra strano ma anche un 4-0 può renderci tutti più orgogliosi. E come diceva Giobbe Covatta… “basta poco …che ce vò?”

Scugnizzo69