Cinismo addio. Ora è ufficiale: la migliore qualità dei giallorossi delle prime giornate è improvvisamente evaporata. E’ un dato che fa meditare. Il Benevento delle prime partite in B era stato quasi sempre sopravanzato nel possesso palla e nella supremazia territoriale, ma il risultato gli arrideva spesso. Da due partite il trend si è completamente capovolto: sia a Salerno che a Chiavari sono stati i giallorossi ad avere maggior possesso palla, ma la vittoria in entrambi i casi è andata agli avversari. Prendiamo i numeri della partita giocata in Liguria: il possesso palla parla di 56% per il Benevento e di 44 per la Virtus Entella. Le palle giocate sono 686 quelle dei giallorossi, 516 quelle dei liguri. Infine la supremazia territoriale è di 11’ e 12” per il Benevento e di 8’ e 01” per l’Entella. Sembrerebbe un passo avanti nel gioco, invece è uno indietro nel pragmatismo. I giallorossi hanno di più il pallone tra i piedi, gestiscono di più, ma sono meno efficaci degli avversari. Basterebbe ricordare le partite contro Novara (possesso 54 a 46 per i piemontesi) e Verona (in dieci 60 a 40 per i veneti con un 14’23” di supremazia contro 8’49” del Benevento) per rendersene conto. La contrapposizione tra i dati del possesso palla e la pericolosità è stato sempre il cavallo di battaglia dei giallorossi. Il culmine a Bari dove i pugliesi ebbero il 10’10” di supremazia contro l’8’43” del Benevento, ma il 40,5% di pericolosità contro il 79,9% del Benevento. Quasi la perfezione per i giallorossi, che seppero tramutare qualsiasi situazione d’attacco in azioni pericolose. Non ci sentiamo di sentenziare che sia l’inizio di un cambiamento, magari è stato anche l’incedere delle partite a determinare i numeri di queste settimane. Resta il dato del minor cinismo che è stato messo in campo. Questione di atteggiamento, di determinazione, forse anche di caratteristiche dei vari giocatori schierati. Inutile dire che il pragmatismo è una dote da recuperare al più presto.
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