Soda, doppio ex: "A Benevento sarà dura per lo Spezia"

Il tecnico calabrese ottenne la promozione in B coi liguri e la sfiorò coi giallorossi

Benevento.  

Portò lo Spezia in B e avrebbe fatto lo stesso col Benevento se una serie di combine non avessero condannato la strega alla più atroce delle beffe. Lui è Antonio Soda, attaccante di Bari e Napoli in gioventù, allenatore tra i più promettenti fino a qualche anno fa, ora da un po’ di tempo ai box tra scelte sbagliate e sfortunate. A La Spezia lo ricordano con affetto per quel suo carattere guascone e per quelle imprese che seppe centrare. Lo racconta lui stesso in un’intervista rilasciata al quotidiano on line “Cittadellaspezia”: “Centrammo qualcosa di eccezionale: prima la promozione in B, poi la salvezza in un campionato che sembrava un’A2. La retrocessione arrivò a causa dei problemi societari che portarono al fallimento. L’anno successivo arrivai a Benevento”. Anche nel Sannio una stagione indimenticabile: “Conquistammo 44 punti in 22 partite, finimmo secondi dietro al Gallipoli di un solo punto. Poi s’è scoperto che i salentino avevano barato. Quel campionato lo abbiamo vinto, ma la giustizia sportiva se n’è accorta sette anni dopo. Troppo tardi. La beffa più atroce nella finale play off col Crotone”. Soda ricorda Benevento con tutto l’affetto possibile: “Una grande piazza, club organizzato, tifoseria attaccata alla squadra. Ho ancora un grande rapporto col presidente Vigorito”. Dello Spezia conosce Mimmo Di Carlo… “Ha allestito una squadra a sua immagine e somiglianza: tosta, quadrata. Può andare lontano, prende pochi gol, difficile da battere. E’ adatta alla categoria”. Il Benevento? “In casa sua è dura per tutti. Poi vorrà riscattare qualche risultato poco lusinghiero in queste ultime settimane. Ma lo stadio sarà pieno e la gente sarà vicina al giocatori. Per lo Spezia è un esame di maturità e non solo per l’ambiente, ma anche per la forza del Benevento”.