L'alfabeto del Montesarchio

Analisi dalla “A” alla “Z” della squadra caudina, fresca vincitrice del campionato di Promozione

Montesarchio.  

Un campionato dominato. Una stagione da incorniciare, come loro nessuno mai. Ecco dalla “A” alla “Z” tutti i momenti e gli eroi di questa impresa, coloro i quali hanno trasformato in realtà questo sogno.

A come Agata. Quando bisogna vincere un campionato si parte da questo giocatore. Un nome, una garanzia. Ha dato estro e fantasia. Centra la sua ottava promozione consecutiva, più specialista di così si muore.

B come Befi. Il bomber non si discute. Da Cervinara a Montesarchio il viaggio è breve, ma per entrare nel cuore degli appassionati ha servito 21 magie e prestazioni da leader. Avrebbe potuto farne di più ma questa è stata anche la stagione del suo lungo infortunio

C come Cerbone. Esperienza e sagacia tattica a disposizione della squadra. Un muro, su di lui sono andati a sbattere tantissimi attaccanti. Un leader silenzioso. Ma “C” anche come Cerchia. Un lusso per questa categoria, un giocatore che è stato capace di calarsi nella nuova realtà mettendo al servizio tutto il suo bagaglio tecnico e la sua intelligenza calcistica. Un professionista tra i dilettanti

D come De Mizio. Se lo chiamano il “Grillo” un motivo deve esserci. Guizzante e fastidioso. Ma “D” anche come De Luca, il giovane portiere al quale non sono mai tremate le gambe quando è sceso in campo

E come Eccellenza. Il punto d'arrivo nella programmazione della società. Il punto di partenza per lo stesso sodalizio che non vuole certo fermarsi a questo risultato

F come Ferraro. Vale lo stesso discorso fatto per Agata. Uno specialista delle promozioni ma sulla panchina. Chiamare questo allenatore significa avere un progetto vincente e lui puntualmente lo porta a termine. “F” come Ferretta, il capitano. Il trascinatore di questa formazione, colui il quale ha ereditato una fascia pesante, quella del capitano per eccellenza, Nicola Panella. E l'ha onorata nel modo migliore possibile. Infine “F” come Fusco, un giocatore che è stato capace di ritagliarsi uno spazio importante con la sua solidità e classe. Un titolare inamovibile

G come Gemelli. Una sorpresa per questo campionato. Ferraro ha scovato dalla Cavese i gemelli Liguoro e ha avuto ragione a fidarsi di questi atleti che hanno ripagato tutti a suon di prestazioni di alto livello. Ma anche “G” come Grotta, la fiera avversaria di un'intera stagione.

H come “Hic sunt leones”. Motto latino che significa letteralmente “Qui ci sono i Leoni”. Con un po' di immaginazione si può pensare a un messaggio del genere messo davanti alle porte dell'Allegretto. Un po' come promemoria per tutte le avversarie.

I come Insigne. Il volto nuovo, il nome noto del Montesarchio. Con tanta umiltà, senza farsi schiacciare dalle aspettative per un cognome che pesa, ha dimostrato a tutti di essere “solo” Antonio Insigne un giocatore di grande classe.

L come Libro. Quello che è stato scritto in questa stagione. Tante esaltanti pagine anche se quella più bella è ancora bianca

M come Mataluni. Il presidente, il primo tifoso, colui il quale in estate non ha esitato a prendere decisioni dolorose pur di riuscire a chiudere questa stagione in maniera vittoriosa. E alla fine il suo coraggio è stato ripagato. Ma “M” anche come Mustone. Il compagno ideale di Cerbone e un finalizzatore inatteso. Ha qualità infinite, ha tanta voglia, ha dimostrato di meritare in pieno la fiducia del mister

N come Nazzaro. Il socio di Mataluni. La parte meno istintiva della coppia ma non meno tifosa del Montesarchio. Uno spettacolo vederlo in tribuna a sostenere la squadra. Non ci può essere Mataluni senza Nazzaro e viceversa

O come Ovvio. E' il finale che tutti si aspettavano sin dalla campagna acquisti. La società ha costruito, pezzo dopo pezzo, una vera e propria corazzata. Le avversaria sono partite che dovevano già inseguire.

P come Panella. Un vero peccato non vedere il capitano in questa festa. Ci ha provato ma solo la sfortuna lo ha bloccato. Ma la promozione del Montesarchio è anche la sua perchè di questa squadra è e resterà sempre il Capitano

Q come 14. Sono i gol subiti in questa stagione. Pochi per una compagine che ha dimostrato grandissima solidità difensiva.

R come Reazione. Quella chiesta dalla società alla fine della scorsa stagione dopo un'annata fatta di tanti errori e cose da dimenticare, culminata comunque con la finale play off. Ma che fosse un'annata da dimenticare lo si è capito dal risultato finale: la sconfitta

S come 74. I punti fin qui collezionati dal Montesarchio. Il dato potrebbe subire ovviamente una modifica visto che manca ancora una sfida per i caudini. Un punteggio altissimo, eccezionale

T come Tifosi. Quelli che sono mancati in questa lunga cavalcata. Un vero peccato, una squadra del genere avrebbe meritato un supporto diverso, numeroso e rumoroso. Alla fine non sono stati partecipi di un trionfo

U come Una. Il numero di sconfitte in questa stagione. Solo il Carotenuto è riuscito in questa impresa poi nessuno più tranne un paio di pareggio. Un segnale di una squadra che da subito ha capito cosa doveva fare

V come 24. Il numero di vittorie fin qui ottenute. Un dato che potrebbe ancora migliorare con l'ultima sfida di questa stagione. Un numero eccezionale in un cammino che non ha conosciuto praticamente mai soste

Z come Zero. Da dove si riparte dopo i festeggiamenti. C'è già da pensare alla prossima stagione, alla prossima avventura, al prossimo sogno.

E' solo un gioco, qualche nome è stato omesso ma idealmente li nominiamo tutti dal primo all'ultimo tra i giocatori, società fino ai magazzinieri. Il Montesarchio in Eccellenza è la vittoria di tutti.

di Fabio Tarallo