«Campoli e Forza e Coraggio, due esperienze sfortunate»

Sicignano: «Il Real è stato un flop, coi beneventani abbiamo pagato degli eventi negativi»

Benevento.  

Una stagione da dimenticare, da mettere alle spalle. Per Fabio Sicignano la stagione 2014/2015 non ha riservato le gioie sperate per motivi diversi. L'inizio con l'ambizioso Real Campoli, la seconda parte con una promozione conquistata passando alla Forza e Coraggio. Il problema è che il giocatore è entrato a far parte della rosa beneventana nel periodo di flessione della stessa, quando la squadra iniziale aveva subito grosse modifiche e ridimensionato gli obiettivi di inizio stagione.

“C'è poco da dire – inizia Sicignano – la stagione non mi ha riservato grosse gioie per svariati motivi. Ho cominciato col Real Campoli, una squadra che è partita con forti ambizioni ma alla fine il progetto si è rivelato un flop. Troppi calciatori di nome gestiti male e forse è stato un difetto di personalità nei confronti di giocatori che hanno avuto un certo passato. Fortunatamente è arrivata la Forza e Coraggio. Un salto di categoria vissuto come un premio per il mio lavoro e il sacrificio fatto sempre nel campo. E' stato il modo per dimostrare ancora qualcosa e uscire dall'anonimato della Prima e della Seconda categoria”.

E proprio la Forza e Coraggio potrebbe essere il suo futuro, anche se bisogna aspettare per capire come si strutturerà la squadra beneventana.

“Ci teniamo spesso in contatto con le persone che stanno provando a ripartire con la società sannita. L'abbandono del presidente Taddeo è stato un colpo al cuore, una persona meravigliosa, un professionista come pochi in questo sport. Qualcosa mi faranno sapere, aspettiamo. Io continuo ad allenarmi per conto mio. Amo questo sport e lo affronto con determinazione. L'obiettivo è arrivare sempre più in alto, anche se limiti ce ne sono, ma per un calciatore è importante misurarsi in categorie importanti. Aspetto la Forza e Coraggio, poi se non dovesse concretizzarsi nulla, allora attenderei un nuovo progetto vincente”.

Fabio Tarallo