«Trattato come l'ultima ruota del carro»

Di Paola spiega i motivi che l'hanno portato a lasciare il Real San Nicola a stagione in corso

San Nicola Manfredi.  

Ha aspettato un po' prima di parlare perchè c'era un obiettivo da centrare, perchè non c'era la volontà di destabilizzare un ambiente che si stava giocando la promozione in Prima categoria. L'obiettivo è stato centrato, Di Paola può provare a fare chiarezza sui motivi che l'hanno spinto a lasciare il Real San Nicola.

 

IL CHIARIMENTO – Un passaggio d'obbligo, il capitano ha un peso dentro legato al fatto di aver lasciato la “barca” quando bisognava stringere i denti e aspettare.

“Non sono stato da esempio – inizia Di Paola – per tutti i ragazzi. Per questo voglio scusarmi con tutte quelle persone che hanno fatto il bene del Real San Nicola e intendo società, dirigenti e tutti i ragazzi. A mente fredda, se potessi tornare indietro, affronterei la situazione in maniera diversa. Non ho avuto problemi con nessuno se non con l'allenatore. Ho sempre pensato di aver avuto rispetto per tutti e le incomprensioni possono capitare ma sento di non potermi fidare più. Io spero sempre di ricevere una telefonata, ma non per un nuovo progetto, ma capire solo cosa è successo e perchè ho ricevuto un trattamento che non sento di meritare”.

 

LA VERSIONE DEL CAPITANO – E allora Di Paola passa a spiegare i fatti, la sua versione della storia, ciò che gli ha procurato amarezza e l'ha costretto a salutare la truppa prima della fine della stagione.

“Umanamente parlando, sono stato trattato come l'ultima ruota del carro, messo nel dimenticatoio. Non parlo di situazione tecnica, ho capito dall'inizio della stagione di non far parte del progetto, ma le scelte dell'allenatore vanno sempre accettate perchè il bene della squadra viene prima di tutto. Il problema è stato solo di natura umana, di rapporto, e ciò mi ha portato a prendere una decisione sofferta pur sapendo di che non era quella giusta. E, senza creare problemi, alla fine mi sono fatto da parte pur sapendo che tanti ragazzi ci sono rimasti male. Io ho solo una considerazione alla quale non so dare risposta. Se una persona ci tiene a un'altra fa in modo di non farlo andare via a differenza di quanto accaduto. Ho avuto la sensazione di pensare di conoscere una persona e alla fine mi sono reso conto che non la conoscevo e non ho parlato per non destabilizzare l'ambiente”.

 

AFFETTO DELLA SQUADRA – La delusione per quanto accaduto è stata, almeno in parte, lenita dagli attestati di stima della squadra e dal risultato finale.

“Mi ha fatto molto piacere che la formazione abbia dedicato anche a me la promozione. Mi hanno ringraziato, perchè in fondo sono uno di quelli che ha creato la realtà Real San Nicola”.

 

L'ULTIMA FATICA – Salutato il ReaL, Di Paola ha trovato nuovo entusiasmo al Sant'Angelo.

“Non voglio dimenticare chi mi ha accolto nel secondo spezzone di stagione. Mi sono stati tutti vicino, società, giocatori e mister. Zeoli mi ha sempre trattato con rispetto anche se tecnicamente non ho potuto dare il mio contributo.

 

RINGRAZIAMENTI E FUTURO - Se Di Paola non ha mollato, alla fine, è perchè ha trovato forza nelle persone che gli sono state vicino.

“Devo ringraziare mia moglie e mio figlio che oggi compie gli anni e gli faccio tanti auguri. Sono stati la mia forza in questo periodo, perchè prendere la decisione che ho preso non è facile. Ho sempre trascurato tutto per questa società. Il futuro? Non so cosa farò da grande. Non posso negare che qualche chiamata da San Nicola è arrivata e ci voglio pensare perchè il Real fa parte di me. Non so cosa accadrà, ma la squadra sannicolese ha la priorità su tutte le altre”.

Fabio Tarallo