Il ricordo di Carla nello striscione degli ultras cervinaresi

I tifosi organizzati, spesso vituperati, sanno regalare gesti di una delicatezza estrema

Benevento.  

Gli ultras, spesso vituperati, additati come causa di violenza nel mondo del calcio, continui capri espiatori in concomitanza di episodi spiacevoli. Poi capita che, durante una gara di calcio dilettantistico spunti uno striscione dedicato a chi è stato più sfortunato, a un sorriso che si è spento troppo presto. Una ragazza, Carla Bizzarro, che tanto doveva ancora fare e vedere nella sua vita ma non è ha avuto il tempo. Cervinara l'ha voluta ricordare durante la sfida col Solofra con uno striscione. Un gesto normale, banale, se vogliamo, di una semplicità disarmante. Un rotolo di carta esposto con la scritta “Carla Vive”, piccolo ma di una potenza lontana da ogni logica. Un modo per dimostrare vicinanza a una famiglia che ha dovuto subire ciò che non si augurerebbe neanche al peggior nemico. E questo fa onore al gruppo Ultras Audax Cervinara, capace di toccare le corde giuste, con delicatezza, una storia che ha colpito tutti, persone che hanno conosciuto Carla o chi si è affezionato alla talentuosa musicista osservandone il ritratto senza mai averla conosciuta o sentendo questa infame storia. Il mondo ultras, spesso sinonimo di violenza, associazione illogica ma fatta con una naturalezza esagerata, sa anche essere delicato con gesti come questi, sa regalare momenti che contano e che rimangono impressi nella mente.