Zarro: "La Forza e Coraggio non ha nulla da imparare"

Le parole del direttore dopo le accuse del Casoria

Benevento.  

La società della Forza e Coraggio lezioni di stile non ne vuole, non le ammette specie perchè si tratta di un sodalizio nato da con un intento ben preciso e con un passata che parla da solo. Certo la vittoria fa parte del dna della squadra beneventana, da sempre all'altezza della situazione in tutti i campionati ai quali ha preso parte. Sentire le parole del vicepresidente del Casoria, Nocera, che ha puntato il dito contro il portiere della Forza e Coraggio, Panza, per l'aver provocato i tifosi ospiti, non è piaciuto. Specie dopo aver dimostrato la propria mentalità e correttezza con una maglia celebrativa da regalare a tutte le avversarie in ogni gara, al posto del classico scambio di gagliardetti. Una maglia sulla quale è scritta una citazione, che potrebbe cambiare in ogni sfida. Insomma un modo per far capire che, alla fine, si tratta pur sempre di un gioco. Un'attività nella quale le polemiche, le recriminazioni, finiscono al triplice fischio del direttore di gara.

“C'è stata confusione – inizia il direttore dei beneventani, Giovanni Zarro. A fine gara Panza è andato a esultare mostrando il pugno e girando la faccia verso gli avversari. Non è stato un attacco al Casoria, ma solo l'esultanza di un ragazzo classe '99 dopo la vittoria contro una squadra molto forte. Il comportamento irrispettoso, se vogliamo chiamarlo proprio così, è condannabile per lo sport, ma anche l'esultanza fa parte dello sport quando fatta nel rispetto dell'avversario. Il ragazzo si è lasciato andare ed è condannabile se vogliamo interpretarlo male. Non credo che sia giusto da parte del vicepresidente Nocera, che saluto, decidere come debba comportarsi la società Forza e Coraggio. Ognuno si gestisca in maniera tranquilla. Ho già parlato col ragazzo e gli ho detto di evitare in futuro le esagerazioni, proprio per evitare un fraintendimento che poi porta alle parole di Nocera. Una cosa deve essere chiara, però, io non posso frenare un ragazzo, posso educarlo dopo, specie quando si tratta di un giocatore di appena 17 anni. Per quanto mi riguarda e per conto della società, posso chiedere scusa se è stato interpretato male ma di sicuro non è stata una mancanza di rispetto, è stata solo un'esultanza per una vittoria, come avrebbe fatto ogni giocatore dopo un successo contro una compagine importante come lo può essere il Casoria. Di sicuro, per storia e comprovato spirito di educazione, la Forza e Coraggio non deve imparare niente da nessuno”.

Fatti strani che sono esplosi dopo il bel dono della società beneventana all'avversaria.

“Abbiamo iniziato la gara con lo scambio di una maglia creata per l'evento, un modo per esprimere educazione e ospitalità. Non siamo stati per nulla offensiva. Anzi voglio ricordare che ci sono stati attimi di tensione sugli spalti e non sono legati a noi che tifosi non ne abbiamo, la gara è stata sospesa non per colpa nostra. Il Casoria non deve dare una colpa a un '99 rispetto a quello che succede sui campi, ci sono altre cose di cui tenere conto”.

Redazione