«Basta fidarsi di allenatori e direttori sportivi»

Il presidente Leso punta il dito contro una delle cause della brutta stagione del Pietrelcina

Pietrelcina.  

Di sicuro era indicata tra le protagoniste del campionato di Seconda categoria. E in effetti la prima parte di stagione ha fatto pensare che le premesse erano buone, poi qualcosa è cambiato. La Polisportiva Pietrelcina sta vivendo un momento delicato, tanto da costringere il presidente Leso a dover chiudere questa stagione, resettare tutto e pensare già alla prossima, anche se questo torneo è ancora in corso. La speranza non manca, ma i problemi da risolvere non sono pochi.

“E' una situazione molto delicata – inizia il massimo dirigente dei pietrelcinesi – ma ne usciremo. Il progetto, comunque, non viene messo assolutamente in discussione. Ci sono state rotture interne ma, ripeto, ci riprenderemo”.

A Leso di sicuro la passione non manca ed è quella che lo porta a pensare di poter migliorare il tutto.

“Sono un appassionato di calcio, voglio tenere la squadra, ci mancherebbe altro. Purtroppo in questa fase della stagione abbiamo dovuto affrontare una serie di infortuni, qualche abbandono eccellente e discrepanze interne che hanno minato il nostro cammino. Così la domenica ci siamo trovati ad avere solo cinque persone ed è difficile arrivare in fondo anche se ci dobbiamo provare e riuscire. Il tutto è cominciato da quando è andato via l'allenatore, ma soprattutto da quando ci ha lasciato Ialeggio, attorno al quale avevamo costruito la squadra, a mercato già chiuso e senza poter porre rimedio”.

Una serie di circostanze sfavorevoli che via via si sono accumulate fino ad arrivare a questo punto.

“Alla partenza di Ialeggio, si è aggiunto il problema del campo e infine l'abbandono del mister che ha portato come conseguenza l'allontanamento volontario da parte di giocatori a lui vicini. Messe insieme tutte queste situazioni, ci troviamo a leggere questo libro”.

Traspare amarezza, ma allo stesso tempo si sente una certa voglia di volersi mettere alle spalle questa stagione balorda.

“Io sono lo sponsor di me stesso, alle spalle non ho qualcuno che possa contribuire. Ora badiamo a chiudere questo campionato e il prossimo anno ripartiamo Devo resettare tutto a partire dalla società, con alcune figure da trovare dopo che sono venute meno quelle che c'erano. Una buona base c'è, ma dobbiamo migliorare a partire da me. Da oggi in poi devo imparare a non fidarmi troppo di allenatori e direttori sportivi”.

di Fabio Tarallo