Sporting Pietrelcina, la vittoria del cuore

Un rigore di Graziano allo scadere permette alla squadra di Forgione di mantenere la vetta

Pietrelcina.  

SPORTING PIETRELCINA 1

SAN GIOVANNI 0

SPORTING PIETRELCINA: Minichiello, Iannitti (30' st Giova), Caruso Lo., Caruso M., Crovella, Leva, Graziano, D'Andrea (40' st Mottola), Greco, Barrasso, Mercurio (28' pt Paradiso). A disp. Caruso Lu., Pilla. All. Forgione

SAN GIOVANNI: Fonzo C., Castiello, D'Andrea L., Petito, Ciampi, Colantuono, Del Sordo, Scalzillo, Fonzo D., Maffeo, Avella. A disp. Genito, Reale, Porrazzo. All. D'Andrea

ARBITRO: Antonio Principe di Caserta

RETI: 47' st Graziano (rig)

NOTE: giornata soleggiata, fondo in perfette condizioni. Al 47' st allontanato mister D'Andrea. Prima dell'inizio è stato osservato un minuto di raccoglimento.

 

SAN MARCO DE CAVOTI – Una sofferenza, un possibile aggancio in vetta. Lo Sporting Pietrelcina ha dovuto sudare tantissimo per battere il San Giovanni e soprattutto evitare che il San Marco potesse arrivare in testa a pari punti. Uno a zero nel segno di Graziano, un gol in pieno recupero su calcio di rigore, una liberazione e un grido forte per dimostrare che la squadra di Forgione sente questo primato suo. La vittoria è arrivata contro un'avversaria rognosa in una settimana che definire difficile è poco. Un gruppo svagato, con la testa altrove per altre motivazioni, e la paura da parte dell'allenatore di non toccare le corde giuste in un momento delicato. Due lutti nell'arco di poco tempo, nei centri piccoli si vive come un'unica famiglia, e quando accade qualcosa del genere tutti si sentono partecipi del dolore. Così si può spiegare una difficoltà che lo Sporting fino a ora non aveva mai vissuto. Ha provato ad approfittarne il San Giovanni per cercare la vittoria importante e il nuovo aggancio alla zona play off. La squadra di D'Andrea stava per portare a casa un punto, forse non sarebbe bastato, ma per il morale era tanta roba. Niente da fare. Anzi i risultati che sono arrivati dagli altri campi, sembrano quasi una condanna per i sangiorgesi.

 

PRIMO TEMPO – Il tema tattico della sfida è chiaro sin dalle prime battute. Lo Sporting Pietrelcina fa la partita, il San Giovanni è attento e rintanato nella propria metà campo, affidandosi alle ripartenza. Mister D'Andrea ha preparato così la sfida in una giornata nella quale gli assenti erano tanti e importanti. La formazione di Forgione ha cominciato col piglio giusto ma gli spazi non sono mai stati tanti. E alla fine, i pietrelcinesi hanno avuto il demerito di innervosirsi per la mancanza della rete. Un nervosismo che è aumentato dopo il rigore non fischiato dall'arbitro per l'atterramento del portiere ospite ai danni di Barrasso. Un equilibrio che non ha dato alcun cenno di volersi spezzare, gli spazi non c'erano proprio. E allora lo Sporting ha vissuto di fiammate, come le due occasioni di Greco e Barrasso che non sono andate a buon fine. Il punteggio non è cambiato

 

SECONDO TEMPO – Nella ripresa, forte anche dello zero a zero, il San Giovanni ha arretrato ancora di più il baricentro, lo Sporting ha fatto grande difficoltà a stanare i ragazzi di D'Andrea. Questo non ha fatto altro che far innervosire ancora di più la squadra di Forgione che, con la forza della disperazione, ha cominciato a lanciare palloni verso l'area avversaria. Insomma idee non ce n'erano tante, ma quando la mente è annebbiata, allora emerge il cuore dello Sporting Pietrelcina che mostra gli artigli al 47' quando, sull'ennesimo cross di Lorenzo Caruso, arriva il fallo di mani di un difensore sangiorgese. Graziano si incarica della battuta, il pallone pesa e non poco, ma il giocatore pietrelcinese ha la freddezza necessaria per mandare la palla in fondo al sacco e riconsegnare la vetta alla propria squadra. Manca ancora poco alla fine della stagione, ma la sensazione è che lo Sporting abbia dato una spallata alle avversarie, abbia fatto capire che difficilmente mollerà questa promozione.

Fabio Tarallo