Lo strano destino dei sanniti Suppa e Feola

Le vittorie con Savoia e Akragas non hanno garantito la Lega Pro al tecnico e al prof

Benevento.  

“La strana storia di Pasquale Suppa seguace di Enzo Feola che sta per centrare la seconda vittoria di fila del girone I di Serie D. Eppure, nonostante la vittoria del campionato il tecnico e di conseguenza lo staff tecnico non sono stati confermati a Torre Annunziata. Suppa, si augura che ciò non accada anche ad Agrigento. “Il calcio è questo. Vincere due campionati di seguito sarebbe importante e speriamo di essere riconfermati. E’ chiaro che ci sarebbe un po’ di amarezza, come c’è stata la scorsa stagione perché si aspetta un riconoscimento da parte della società. Il nostro è lavoro, e dove ci troviamo cerchiamo di fare risultato e dare soddisfazioni alla società”.

Così si concludeva l'articolo dedicato a mister Suppa poco prima di vincere il torneo con l'Akragas. Parole profetiche perchè la riconferma in Lega Pro non c'è stata, per la seconda volta, e ora per il tecnico durazzanese, insieme al prof. Fucci, si riparte nuovamente dalla D e nuovamente di fianco a Feola, chiamato a risollevare le sorti del Pomigliano dopo l'esonero di Sorianiello.

E' sicuramente una strana storia, non basta vincere due campionati di seguito per potersi misurare nella categoria superiore, provare anche a dimostrare di valere quel professionismo che potrebbe rappresentare la rampa di lancio. Evidentemente le società pensano che si tratti di un trittico adatto per questo tipo di campionato ma non per quello superiore. Una conclusione che non ha una controprova perchè non è mai stata concessa questa possibilità.

Una cosa è certa, però, il Pomigliano si sfrega le mani. Ha una rosa importante con giocatori che sanno fare la differenza, a dicembre potrebbe arrivare qualche seguace di Feola in squadra e da quel momento in poi, la società partenopea potrà cercare di dare l'assalto alla vittoria del campionato. E se arrivasse la terza promozione consecutiva, a questo punto sarebbe il caso di darla una chance a Feola, Suppa e Fucci, sarebbe il riconoscimento giusto a chi ha già dimostrato di saper lavorare e di avere una mentalità vincente.

Fabio Tarallo