Separazione carriere giudici, boom di firme in carcere

A Santa Maria Capua Vetere a sostegno proposta revisione dell'Unione Camere Penali italiane

Caserta.  

Con quasi 580 firme raccolte in due giorni anche le centinaia di detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) hanno partecipato alla campagna dell'Unione Camere Penali Italiane a sostegno della proposta di legge di revisione costituzionale per la separazione delle carriere in magistratura, storica battaglia dei penalisti italiani.

"Grazie alla disponibilita' della direttrice dell'istituto ed alla collaborazione del personale penitenziario - spiega Pina Mascia, coordinatrice territoriale e distrettuale della raccolta firme promossa dall'Unione Camere Penali Italiane - siamo riusciti a raccogliere ben 579 firme tra i detenuti, che essendo cittadini italiani hanno pieno diritto di sostenere una proposta di legge cosi' importante per il sistema giudiziario. Il buon risultato ottenuto testimonia e conferma, anche a livello locale, la grande risposta alla raccolta promossa dall'Unione Camere Penali Italiane; le firme dei detenuti vanno infatti ad aggiungersi alle oltre 1000 gia' raccolte dalla Camera Penale sammaritana non solo in tribunale, ma anche tra la gente, nelle strade e nelle piazze, e contribuiscono alla conferma della Campania quale seconda regione italiana per numero di firme raccolte".

In Italia, solo a Firenze e Catanzaro i detenuti sono stati interpellati ma con la presenza dei Radicali, da sempre attenti ai problemi dei reclusi; a Santa Maria Capua Vetere, invece, la Camera Penale ha fatto tutto da sola. La soglia di 50mila firme a livello nazionale necessaria per poter portare la legge di iniziativa popolare all'attenzione del Parlamento e' stata intanto raggiunta e superata.

"Siamo a quota 57mila - spiega Pina Mascia, coordinatrice territoriale e distrettuale della raccolta firme promossa dall'Unione Camere Penali Italiane - ma vogliamo proseguire nella nostra azione di raccolta e propaganda sul territorio per dare maggiore forza alla proposta di legge. Non e' escluso che a settembre potremmo ripetere la raccolta di firma in qualche carcere napoletano".