Operaio muore schiacciato nell'impastatrice: "Fermare le stragi sul lavoro"

Sgambati (Uil): una procura speciale e il reato di omicidio per tutelare le persone

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Cancello ed Arnone.  

"Fa ancora piu rabbia l'ennesimo incidente mortale di ieri in Campania, quando la vittima è un lavoratore a cui mancavano pochi mesi alla pensione. Non ci stancheremo mai di continuare la nostra battaglia affinchè quella della sicurezza sia la priorità dell'intero paese". Così Giovanni Sgambati, segretario generale Uil Campania, commenta l'ennesimo incidente mortale sul lavoro in Campania.

Ieri a Cancello ed Arnone, nel casertano, un operaio di 62 anni è rimasto incastrato nell'impastatrice del cemento ed è deceduto. 

Per l'esponente sindacale servono "due interventi immediati: come quello del riconoscimento dell'omocidio colposo sul lavoro e la costituzione di una procura speciale per dare giustizia non solo ai tanti morti ma anche ai tantissimi che restano menomati con grandi invalidità. Sembrano richieste utopiche ma, come abbiamo fatto con mafia e terrorismo, se è l'insieme del paese a reagire forse potremmo limitare e ridurre questa grave inciviltà del paese. Così allo stesso tempo continuaiamo a svolgere tutta la nostra capacità negoziale per realizzare intese anche a livello locale come abbiamo fatto con Ischia qualche settimana fa e con la Regione Campania alla vigilia del 1 maggio. Le due cose stanno insieme: rivendicazione al governo nazionale e agire con accordi a livello locale", il monito di Sgambati.