Foggia e la legge arcaica della mafia del Gargano

Terrore, silenzio, malaffare e omertà totale

Diciotto omicidi dall'inizio dell'anno: quattro soltanto ieri, due vittime innocenti massacrate perché hanno visto troppo.

Non è mafia di serie B, come sostiene Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia, ma la quarta mafia, quella foggiana, resta un fenomeno isolato e dimenticato, relegato solamente alle cronache locali.

Eppure, in tempi non sospetti ai microfoni di Ottochannel Tv (intervista che vi riproponiamo nel VIDEO allegato), Piernicola Silvis, questore di Foggia, oggi a riposo aveva già lanciato l'allarme sull'escalation criminale che da mesi stava interessando il Gargano e l'alto Tavoliere e sulla recrudescenza dei clan che avevano ripreso a farsi la guerra e a insanguinare il territorio.

Diciotto omicidi dall'inizio dell'anno: quattro soltanto ieri, due vittime innocenti massacrate perché hanno visto troppo. Eppure a Foggia chi vede non parla. Terrore, silenzio, malaffare e omertà totale.

Nessuno collabora, nessuno parla. E' la legge arcaica della mafia rurale del Gargano. La società, come la chiama in gergo tecnico l'ex questore Silvis, scrittore di successo e profondo conoscitore del fenomeno criminale foggiano.Qui la mafia non ha paura, ma fa paura perché lo che Stato sembra essere stato purtroppo molto assente.

Gianni Vigoroso